La crisi di gioco e risultati in casa Inter, ha fatto emergere qualche malumore intorno alla figura dell’allenatore, Simone Inzaghi
Il pareggio ottenuto, al fotofinish, contro il Torino nell’ultimo turno di campionato, ha fatto storcere il naso a tifosi e addetti ai lavori di casa Inter. La squadra nerazzurra sta faticando e i ‘cugini’ del Milan, nonostante abbiano una partita in più, adesso hanno certificato anche numericamente la vetta della classifica.
Nelle ultime dieci partite, tra Serie A, Champions League e Coppa Italia, l’Inter ha conquistato tre vittorie, quattro pareggi e tre sconfitte. Un ruolino di marcia non esaltante che ha consentito, come detto, al Milan di Stefano Pioli di conquistare il primo posto in classifica, e al Napoli dell’ex Luciano Spalletti di sorpassarlo al secondo posto. Nel frattempo, alle spalle arriva di gran carriera la Juventus di Massimiliano Allegri, distante solo tre punti. In pratica, una sorta di ‘mini crisi’ quella che sta vivendo la squadra guidata da Simone Inzaghi, alla prima stagione sulla panchina nerazzurra.
Sabato, alle 18, arriva allo stadio ‘Giuseppe Meazza’ di Milano, la Fiorentina di Vincenzo Italiano, reduce dalla vittoria casalinga contro il Bologna di Sinisa Mihajliovic. Una sfida tutt’altro che facile per l’Inter, ma con un unico risultato possibile da conquistare: la vittoria, per non perdere terreno da chi sta davanti e tenere a debita distanza le inseguitrici. Nel frattempo, però, circolano anche voci sul futuro di Inzaghi, accostato all’Atletico Madrid per il post Simeone, mentre l’amministratore delegato nerazzurro, Beppe Marotta, sarebbe pronto a blindarlo con un prolungamento contrattuale, dal 2023 al 2024.
Sull’argomento è intervenuto a CMIT TV, sul canale Twitch ufficiale di Calciomercato.it, il giornalista e opinionista di fede nerazzurra Fabio Bergomi: “Inzaghi ancora allenatore dell’Inter? È un po’ prematuro, nel senso che ha un contratto che vogliono addirittura allungare. Gli allenatori da Inter sono pochissimi, secondo me lui non ha il dna e le caratteristiche per esserlo. Questo non vuol dire che non sia bravo, ma in nerazzurro non funziona. Secondo me, l’Inter ha una buona rosa e se Inzaghi dovesse perdere lo Scudetto in malo modo, confermerebbe che è inutile accanirsi con un allenatore che non è da Inter, lo cambierei subito senza aspettare. Simeone? Vorrei il ritorno di Conte e basta“.
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