Facciamo il punto sulla debacle della Juventus e sulla stagione dei bianconeri con Guido Vaciago di Tuttosport alla CMIT TV
La Juventus ha salutato prima del tempo la Champions League ieri sera dopo il ko pesantissimo rimediato in casa contro il Villarreal. Una sconfitta che seppur brutta non chiude ancora l’annata dei bianconeri che hanno ancora un paio di obiettivi da perseguire. Di questo ed altro ha parlato Guido Vaciago oggi alla CMIT TV: “La Juve deve andare avanti perchè ancora non è finita la stagione. Ha ancora due obiettivi, quarto posto e Coppa Italia. Con la Salernitana partita importante da vincere ad ogni costo per evitare di aprire la corsa con l’Atalanta. Nella sostanza sono d’accordo con Allegri perchè c’è ancora tanto da fare per la Juve. Se arriva quarta e vince la Coppa Italia tutto sommato non è una stagione fallimentare ma deludente, come l’anno scorso con Pirlo. Credo che Pirlo abbia perso la panchina per il modo con cui ha conquistato il quarto posto, un po’ avventuroso. Per il fatto di avere avuto la stagione che gli è sfuggita di mano. Paradossalmente quella di Allegri che può essere simile all’annata di Pirlo per risultato è al contrario, ora è padrone della squadra. In campionato c’è un processo di crescita costante, seppur molto lento. Ovviamente Allegri non è a rischio. Quando fai un quadriennale a quelle cifre significa che non hai intenzione di cambiare”.
FALLIMENTO? – “Per me i fallimenti sono altra cosa, per parlare di storia recente mi riferisco a Delneri. Bisogna capire che significato diamo alla parola ‘fallimento’. Per me una stagione nella quale stiamo ipotizzando la qualificazione alla Champions e la vittoria della Coppa Italia non è un fallimento. Il fatto di avere una rosa superiore e arrivare dietro (a Napoli e Milan) è da tenere in conto ma non fallimentare. Non bisogna confondere delusione e fallimento”.
LEADERSHIP – “Guarda l’età media e chi avevi in panchina. In panchina c’era Chiellini, in tribuna Bonucci. In campo di leader avevi Danilo ma da centrocampo in su nessun calciatore di leadership. Vlahovic, che è un leader del futuro, deve chiaramente crescere perchè a quest’età non può averla ancora. A centrocampo non avevi leadership con Arthur e Locatelli, Rabio non lo è certamente pur avendo un suo spessore internazionale. De Ligt è un altro che sarà leader del futuro ma anche lui ha 22 anni e quella roba lì poi conta. La Juve ha un progetto interessante sui giovani. La lezione è che inserire qualche calciatore più esperto tra centrocampo e attacco può servire. Non puoi avere i leader tutti dietro. Arthur è stato tra i peggiori in campo perchè non ha preso responsabilità di verticalizzare. Pirlo? Sarebbe bastato un Pjanic. La Juve deve trovare il suo Ibrahimovic. Servono calciatori che vadano a sostituire i Chiellini ma anche in altri reparti”.