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CM.IT | Le due strade di Zidane: Ct della Francia o Psg

La diplomazia qatariota sonda la Federazione per esplorare i margini di un approdo al Psg di Zinedine Zidane, profilo caldo per l’eredità di Pochettino

E’ assolutamente ancora troppo presto per dire che oltre la nebulosa calata sul Paris Saint Germain dopo la debacle di Champions con il Real Madrid si inizino a vedere sprazzi di progetti futuri definiti. Però qualcosa trapela: intanto una barriera di protezione alzata attorno a Nasser Al Khelaifi. Anzi, propriamente nemmeno di questo si tratta, perché poi quando si arriva al punto di dover difendere qualcuno dalle voci si finisce per avvalorare in qualche modo le voci stesse.

Le due strade di Zidane: Ct della Francia o Psg
Zinedine Zidane ©LaPresse

Quello che arriva è semplicemente che il presidente non è minimamente in discussione, che l’Emiro si fida ciecamente di lui non solo sul fronte calcistico, ma per una serie di altri progetti qatarioti che fanno capo a lui. Era stato sollevato qualche flebile dubbio allargando a macchia d’olio il vento di rivoluzione che sicuramente, invece, riguarderà Leonardo, l’unico che finirà per pagare anche la scelte di Mbappé di cambiare aria: altro passaggio non ancora ufficiale, ma ormai tutti a Parigi riterrebbero clamoroso lo scenario di immaginare Kylian seduto al tavolo per firmare il rinnovo che finora ha dribblato. Il nodo allenatore invece è senza veli sul piatto. L’ipotetica era Pochettino, appena cominciata, è già finita. E ormai a Parigi rimbalza un nome su tutti, quello riconducibile al Sogno, anche se il corso delle cose ci ha abituato a pensare che quando il Psg vuole una cosa non ha un limite immaginabile ai mezzi per ottenerla.

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Mauricio Pochettino ©LaPresse

E dunque, Zidane è l’uomo dal quale il Qatar vorrebbe far ripartire l’Idea. Al di là dell’accordo economico, che non si fatica a pensare raggiungibile, c’è però un ostacolo abbastanza noto. Ed è quando le difficoltà non si riferiscono ai soldi, che può diventare difficile superarle. Zizou avrebbe una sorta di parola con la Francia, per sedersi sulla ambita panchina di commissario tecnico, proprio dopo il Mondiale del Qatar. Quello che la “diplomazia qatariota” del Paris starebbe per mettere in atto, secondo le informazioni di Calciomercato.it, è proprio un’azione esplorativa per cercare di capire quanto le parole con la Federazione francese abbiano blindato il futuro dell’ex tecnico del Real Madrid – uno che, tanto per fare un esempio, di Champions se ne intende – e quanto invece ci possano essere margini per una manovra che, tra l’altro rigetterebbe nell’arena Zidane non a fine anno, ma tra tre mesi.

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Messi e Neymar ©LaPresse

Poi bisognerà capire cosa frulla nella testa di Zidane. Arriverebbe al Psg in un momento di grande fermento, con una attesa che se pure è sempre esistita da parte dei tifosi, ora troverebbe alle stelle. Insomma, un clima quasi saturo, da normalizzare all’interno di una rivoluzione tecnica importante, tessendo magari un’opera di colloqui fitti per capire se – una volta irrecuperabile Mbappé – sia possibile cucire un futuro con Neymar e Messi. Perché i fischi dell’ultima partita di campionato, quelli forse hanno scorso la dirigenza del Psg più dell’onta di Champions. Pensateci: fallire un obiettivo pesa, colpire con sevi di profonda disapprovazione i simboli, le icone che avrebbero dovuto portare quel trofeo a casa dopo una lunga rincorsa, significa mettere in dubbio il progetto nel profondo.

Insomma Zidane, che per carità, dimostrò a Madrid quanto sappia gestire le situazioni delicate, starà anche valutando bene tutto. Parigi può essere una culla, se sarà nazionale, o poco meno di una graticola, stando al clima che si respira oggi al Psg.

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