Anche Maurizio Sarri prende la parola nella consueta conferenza stampa della vigilia del derby della capitale tra Roma e Lazio
La capitale vive la sua giornata di vigilia nell’ansia e l’attesa prima del derby tra Roma e Lazio, una tradizione che rende speciale nel mondo questa stracittadina. Maurizio Sarri sa di avere una grande occasione di scappare in classifica e salire a +4 sui giallorossi. Un match importante per la supremazia cittadina, ma soprattutto per la classifica e la corsa europea. Anche per i biancocelesti la Champions è quasi un miraggio e il match di domani è un crocevia fondamentale per il resto della stagione.
Sarri deve capitalizzare anche l’intera settimana a disposizione avuta per preparare il match, con la Roma impegnata invece giovedì sera col Vitesse. Sarà un Olimpico sold out al 75% della capienza, con circa 53mila tifosi a colorare le tribune. Orfano di Zaccagni, assenza pesante, il tecnico biancoceleste deve sciogliere ancora gli ultimissimi dubbi di formazione. Alle ore 19, in contemporanea (non a caso) con Mourinho, le parole di Sarri nella diretta scritta su Calciomercato.it.
È un derby per l’Europa.
“Il derby è derby, non c’è nessun retropensiero. È una partita a parte, una gara unica. Non c’entra la classifica, noi giochiamo per il derby”.
Sul rapporto con Mourinho.
“Non sento nessuna rivalità, noi non siamo più importanti delle squadre che alleniamo. Le volte che ci ho parlato mi ha fatto una buona impressione”.
Il derby arriva al momento giusto? Cosa chiede ai suoi giocatori?”
“È una partita che fa storia a sé in assoluto, vale il triplo con il derby. Sarà una partita difficile come l’andata. Abbiamo avuto entrambe alti e bassi, nessuno dei due può basarsi sul passo delle avversarie”.
Cosa risponde sulla battuta della sigaretta di Mourinho?
“Io ho smesso da fumare da diversi giorni, è arrivato tardi”.
Sulle scelte relative ai terzini.
“Vediamo cosa decideremo di fare. Se sparare tutto subito o altrimenti fare un’altra scelta”.
È stato un avvicinamento al derby diverso?
“Siamo più consapevoli del tipo di partita che andremo ad affrontare. È una partita particolare, il nostro popolo ci tiene in modo particolare”.
Che Roma si aspetta?
“Questo è difficile da prevedere. Io mi aspetto due squadre che cercheranno di imporre la loro partita, non mi aspetto calcoli. Un po’ come è stata la partita d’andata”.
Che aspetti la preoccupano della Roma? Su quello emotivo la Lazio è carente.
“Non penso che siamo carenti da un punto di vista emotivo, almeno voglio sperare che siamo in via di guarigione. I segnali sono di maturità, poi è vero che questi devono essere continui, però voglio prendere per buono che negli ultimi tre mesi la squadra è stata più viva rispetto al periodo precedente”.
Su Lotito a Formello.
Sull’importanza di Acerbi e i fischi dei tifosi.
“La polemica faccio fatica a capirla. Sembra che ci sia dietro un gesto che ha fatto. Un gesto non può incrinare il lavoro di un ragazzo che ha dato tutto per anni. Spero che la parte dei tifosi che lo sta contestando riesca ad aiutarlo così come fanno con il resto della squadra sia in casa che in trasferta”.
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