Luciano Spalletti soddisfatto per l’atteggiamento mostrato dal suo Napoli nel secondo tempo
Successo di rimonta per il Napoli di Luciano Spalletti che supera 2-1 l’Udinese. Una partita che ancora una volta ha messo in evidenza le grandi qualità da finalizzatore di Victor Osimhen, per distacco il migliore tra gli azzurri scesi questo pomeriggio in campo.
Al settimo cielo per la vittoria, Luciano Spalletti ai microfoni di ‘Dazn’ ha analizzato così la rimonta azzurra: “Credo che prima creavamo tanto ugualmente pressione agli avversari, ma non eravamo stati lucidi come stasera e lo stadio ha dato una mano particolare, perché sono rimasti addosso alla partita”.
Partita in cui il Napoli ha lanciato in campo il giovanissimo Zanoli nel corso della ripresa al posto dell’infortunato Di Lorenzo: “Zanoli è un giovane calciatore che diventerà fortissimo, è chiaro che poi se non lo fai giocare per una stagione intera perde di autostima, invece noi ce l’abbiamo totale, lo conosciamo bene”.
Ma a rubare la scena è stato senz’altro Osimhen, osannato da Spalletti per la doppietta decisiva: “E’ un calciatore che va oltre le sue potenzialità, perché ha lo strappo, la vampata. Lui è fortissimo pure di testa, forse prima non lo sfruttavamo così bene”.
Assente per squalifica la prossima giornata, Osimhen non potrà aiutare il suo Napoli nel prossimo turno in programma dopo la sosta contro l’Atalanta. Così Spalletti ha parlato della sua squalifica: “Bisogna avere 18 calciatori a disposizione sempre, quando si hanno tante competizioni ravvicinate. Osimhen è uno che ci serve sempre, domenica non l’avremo perché è stato ammonito ed era in diffida”.
Infine, una disamina tattica del tecnico toscano sull’atteggiamento del suo Napoli: “C’è da fare attenzione all’equilibrio, quando fai la partita e li riesci a chiudere ti puoi permettere anche giocatori più offensivi. L’abbiamo fatto nel secondo tempo ed è andata bene, perché poi loro quando recuperano palla sanno gestirla. Dobbiamo essere bravi ad interpretare le partite, il calcio moderno va interpretato. Sono più uno contro uno in spazi più ampi, bisogna essere fronte a tanti ribaltamenti. Gli spazi non sono tra le linee, ma tra i calciatori avversari, e non sono più linee corrette, gli spazi sono dove li creano gli altri”.
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