Perquisizioni in tutta Italia nell’ambito dell’inchiesta che riguarda la Juventus: possibile una nuova accusa di falso in bilancio
Nuove perquisizioni e nuova accusa di presunto falso in bilancio per la Juventus. Questo è ciò che è stato riportato da ‘La Stampa’, in merito all’indagine condotta dalla Procura di Torino sul club bianconero.
Gli inquirenti hanno messo sotto la lente di ingrandimento le quattro mensilità durante il periodo di Covid sulle quali è stato trovato l’accordo tra club e calciatori per il rinvio alle stagioni successive. Tutto questo – secondo quanto riportato dal quotidiano piemontese – sarebbe avvenuto senza però che la posizione debitoria fosse rivelata a bilancio.
Le nuove perquisizioni hanno riguardato alcuni studi legali di Roma, Milano e Torino dove sarebbero stati depositate delle scritture private tra la Juventus e i giocatori che riguardavano proprio le quattro mensilità su cui si sono soffermati gli inquirenti. Scritture private che non erano stati ritrovate durante le perquisizioni effettuate nella sede della società bianconera.
Juventus, altra accusa di falso in bilancio
Nuove perquisizioni eseguite quest’oggi dai militari della Guardia di Finanza di Torino nell’ambito dell’inchiesta portata avanti dalla Procura del capoluogo piemontese sulla Juventus. Un’indagine partita nei mesi scorsi per il caso plusvalenze e che ora ha toccato un altro filone.
Gli inquirenti vogliono vedere chiaro sulle quattro mensilità sulle quali calciatori e club hanno trovato l’accordo per posticiparne il pagamento nelle stagioni successive. Le perquisizioni erano mirate proprio a individuare le scritture private stipulate tra giocatori e Juventus.
