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“Juve fuori dal campionato”: l’annuncio ‘ufficiale’ che scuote i bianconeri

L’annuncio improvviso sulla Juventus e il progetto Superlega: la squadra bianconera a rischio esclusione dal campionato di Serie A

È la vigilia di ItaliaMacedonia del Nord. Domani sera, nel Barbera di Palermo che torna tutto esaurito, gli azzurri di Mancini si giocheranno l’accesso alla finale Playoff per la qualificazione al Mondiale in Qatar in programma a novembre.

"Juventus fuori dal campionato": l'annuncio 'ufficiale' che scuote i bianconeri
Maurizio Arrivabene, Pavel Nedved e Andrea Agnelli © LaPresse

‘La Repubblica’ ha realizzato una lunga intervista al presidente della FIGC, Gabriele Gravina. Il numero uno del calcio italiano si è proiettato sui playoff, ma non solo: è infatti arrivato un nuovo avvertimento alla Juventus sul fronte Superlega. Ecco le sue dichiarazioni.

SUPERLEGA – “Se diventasse realtà, la Juventus sarebbe fuori dal campionato italiano. La Superlega è la risposta sbagliata a un’esigenza reale. Anche l’Italia deve ragionare su come migliorare la qualità del campionato e renderlo più appetibile per i mercati in espansione come quello arabo dove al momento raccoglie poco”.

CALCIO ITALIANO – “Guardate il risultato del calcio italiano nelle competizioni europee. Se la Juve perde 3-0 con la settima spagnola c’è un motivo. Se tutte escono prima dei quarti in Champions c’è un motivo. Le Primavera hanno solo il 30% di giocatori italiani, non ci sono infrastrutture per far allenare i giovani, abbiamo perso 200mila tesserati del settore giovanile e scolastico durante la pandemia, recuperandone poi 120mila. La responsabilità politica c’è se non si risolvono questi problemi”.

DIMISSIONI SENZA MONDIALE – “Solo un folle lega la politica al risultato sportivo. Io voglio vincere, ditemi dove devo andare a piedi per vincere queste due partite e ci vado. Ma se pensassi che vincendo due partite risolverei i nostri problemi, ucciderei il calcio italiano. Sono stato eletto un anno fa, abbiamo vinto l’Europeo, ho una maggioranza solida e un ampio consenso. Che presupposti ci sono per dimettersi? Nessuno”.

PLUSVALENZE – “Sul piano sportivo, potremmo arrivare a considerare solo il saldo attivo delle operazioni: se fai lo scambio di figurine, non hai un vantaggio. Studiamo soluzioni per togliere la tentazione. Sul piano civilistico, resta il problema della valutazione oggettiva di un calciatore. Ma su questo è al lavoro la giustizia, non solo sportiva”.

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