Dries Mertens a Napoli è più che un semplice attaccante. Il belga è al bivio per il suo futuro in Campania: ecco come stanno le cose
Dries Mertens, detto Ciro, è un’istituzione del calcio napoletano. E scrivendo questo sicuramente non sbagliamo. Il belga si è conquistato a suon di gol, assist, esultanze e melodie azzurre in tutte le sinfonie l’affetto incondizionato del popolo partenopeo, e non è cosa da sottovalutare.
Però, oltre al campo, le gioie e l’amore, c’è anche il calciomercato e ci sono i programmi del Napoli, che non per forza coincideranno con i prossimi anni di Mertens. L’attaccante, inutile nasconderlo, sembra arrivato a un nuovo bivio decisivo per la sua carriera. Il prossimo maggio compirà 35 anni e il suo destino, qualche settimana dopo, potrebbe dividersi da quello degli uomini di Luciano Spalletti. I partenopei aspettano la certezza della qualificazione in Champions League per decidere su determinate operazioni e in generale programmare offerte e trattative. Il contratto del belga scadrà a giugno 2022, ma il Napoli ha un’opzione di rinnovo per un altro anno. Opzione che, comunque andranno le cose, non eserciterà. E questo è sicuro, perché vorrebbe dire prolungare il contratto di Mertens alle stelle cifre attuali, troppo alte per parametri e volontà degli azzurri.
Calciomercato, le cifre della possibile offerta per Mertens
Allo stesso tempo, in caso di un finale di stagione in grande stile, il Napoli potrebbe proporre il prolungamento a Mertens, ma solo con cifre al ribasso. L’offerta si attesterebbe comunque su 1,5-2 milioni di euro a stagione. L’addio, quindi, resta un’opzione credibile sul tavolo a fine anno e con gli accostamenti ai maggiori club italiani che non mancano di certo. L’Inter, nelle ultime stagioni, è la società che con maggiore ricorrenza è stata avvicinata al giocatore, ma anche il Milan potrebbe considerare seriamente di ingaggiarlo a parametro zero. Occhio, infine, anche alla Lazio. Mertens-Napoli, quindi, è un amore vero e riuscito, ma nei prossimi mesi l’addio è da considerare seriamente, al pari di un taglio consistente dell’ingaggio.