Pagelle e tabellino di Itala-Macedonia del Nord, valido per la semifinale playoff per i Mondiali di Qatar 2022
ITALIA
Donnarumma 6: mai impegnato nel primo tempo, un paio di volte fa correre più di un brivido sulla schiena del Barbera. Sul gol difficile stabilire una sua eventuale colpevolezza, sembra andare già in ritardo ma non è chiaro se perché vede partire tardi il tiro.
Florenzi 5,5: spinge pochissimo nel primo tempo, ma è protagonista a fine primo tempo con un super recupero da dietro in area su Bardi lanciato in porta. Buona partita difensiva la sua, cresce nel secondo tempo.
Mancini 5: meno frenetico del solito, sulle spalle ha una responsabilità importantissima e non è abituato a giocare titolare in azzurro. Lui però mantiene la calma e non si scompone. Lui che viene ammonito in ogni partita con la Roma, lascia andare Churlinov quando doveva solo stenderlo e prendersi l’ammonizione. Florenzi gli dà una mano. Dall’88’ Chiellini sv
Bastoni 5,5: ordinato, prova qualche sortita come all’Inter, qualche rammarico forse resta su una di queste dove gli è mancato il tiro. Non perfetto neanche sul gol.
Emerson 4,5: non dà grande supporto in fase offensiva, nei primi minuti scende diverse volte ma non è mai incisivo. I suoi palloni mancano sempre di qualcosa. Nella ripresa non si vede mai.
Barella 4,4: stasera molto poco preciso, in fase di rifinitura lascia a desiderare e non lavora benissimo con l’esterno che nel suo caso è Berardi. Sembra mancare di lucidità, forse un po’ stanco. Dal 77′ Tonali 5: ci prova, ma anche lui entra un po’ frenetico e sbaglia diverse cose.
Jorginho 4: il pallone gira lento e passa molto poco per i suoi piedi rispetto a quanto dovrebbe, sintomo che non è molto in partita. Poi sul gol macedone un’incertezza che costa cara.
Verratti 5,5: catalizza praticamente qualsiasi pallone giri dalle sue parti, cade e si rialza in continuazione, fa da punto di riferimento, con i suoi difetti noti ovvero qualche leziosismo di troppo, ma è dappertutto.
Berardi 4,5: su di lui si faceva parecchio affidamento, soprattutto per il periodo col Sassuolo. Eppure difficilmente salta l’uomo quando resta largo mentre quando stringe gli manca lo spunto. Si mangia un gol a porta vuoto clamoroso. Nel secondo tempo se ne crea un’altra ma la cestina incredibilmente. Alla fine sono decisive. Dall’88’ Joao Pedro sv
Immobile 4: vero che il suo mestiere va forse oltre il tiro e verte quasi soprattutto sul movimento senza palla, il portare via gli uomini, però sbaglia davvero troppo. Stop, appoggi, nei pressi dell’area ma anche in ripiegamento. Continuamente rimpallato. Spento, anche in contropiede. Dal 77′ Pellegrini 5: un po’ di verve in più, di intraprendenza, ma senza esagerare. Ha una buonissima occasione sul sinistro ma calcia malissimo.
Insigne 4: fatica tremendamente a superare l’uomo, è molto spesso prevedibile e si fa leggere troppo facilmente dai difensori avversari. Cerca anche poco la porta, zero spazi, partita decisamente negativa. Perde diverse volte il tempo giusto per le giocate. Il primo a uscire. Dal 64′ Raspadori 5: staziona in area, forse pecca un po’ in personalità, non è la partita adatta a lui tatticamente.
Ct Mancini 3: la sua è un’Italia poco pratica, a volte si ostina a entrare in porta col pallone. I terzini non danno un apporto concreto, poche sovrapposizioni e gli Azzurri non si trovano mai in superiorità in nessuna zona del campo. I cambi sembrano tardivi e poco convinti. La manovra è lenta e prevedibile, la Macedonia si chiude e non c’è un piano B degno. L’Italia per la seconda volta consecutiva non è ai Mondiali e questa pesa forse ancora di più. Giusto che sia lui il colpevole stavolta. E qualche scelta forse va rivista, vedi Zaniolo o uno Zaccagni tra i più in forma del campionato. Non porta alternative a Immobile. Viene da pensare che abbia ragionato un po’ troppo sul Portogallo. Che ci sia stata un po’ di presunzione. E che ci sia più di qualche ragionamento da fare.
MACEDONIA DEL NORD
Dimitrievski 4,5: in nessuno dei suoi interventi ha mai dato la minima sensazione di sicurezza. Anche in conclusioni ‘facili’, a volte un po’ goffo. Concede il match point a Berardi nel primo tempo ma viene graziato.
S. Ristovski 7: concentrato, leader, baluardo, tignoso, toglie spesso le castagne dal fuoco. Tallona tutti, a partire da Insigne, anche se inizialmente soffre qualche sovrapposizione ma niente di che.
Velkovski 6,5: si fa notare poco ma è sempre attaccato a Immobile, non gli dà mai respiro e lavora completamente in simbiosi col compagno. Di testa sempre attento, non si ricordano grandi sbavature. Dall’84’ Ristevski sv
Musliu 7: forse il migliore dei suoi, si incolla a tutti quelli che gli capitano, non è magari bellissimo da vedere (anzi) ma tremendamente efficace.
Alioski 6,5: discorso simile anche per lui, che è sempre bravo a leggere le giocate azzurre, usa bene il corpo e recupera con la ‘cattiveria’ a qualche errorino.
Churlinov 5,5: fa molto poco, ha un’occasione super – quella che lo avrebbe fatto entrare nella storia – ma si fa rimontare da Florenzi.
Bardi 6,5: il talento migliore messo in mostra stasera dalla Macedonia del Nord, a volte crea scompiglio con i suoi dribbling, qualche tunnel, con cui disorienta l’Italia. Un pericolo potenziale costante.
Ademi 5,5: fa tanto lavoro oscuro, marca bene Jorginho che non ha spazio per la manovra, poco respiro, e lo neutralizza. Poca ciccia col pallone, si fa spesso anticipare. Dal 59′ Askovski 6: presidia la sua zona di campo, cerca di sporcare la manovra azzurra.
Nikolov 6: fa il suo, senza strafare. Qualche errore nel primo tempo, poi qualche intervento importante, magari poco vistoso ma decisamente prezioso. Dal 59′ Spirovski 6: cerca di spezzare ulteriormente il gioco azzurro.
Trajkovski: 7 poco in partita, ha un’occasione nel primo tempo, allo scadere. Fa zero o poco più, poi al 92′ si inventa il gol della storia e manda a casa l’Italia. Conta quello.
M. Ristovski 5,5: poco preciso negli ultimi metri, sbaglia parecchio ma almeno è coinvolto, cerca di puntare gli avversari e metterli in difficoltà Sicuramente ci prova un po’ di più. Dal 71′ Miovski 6: contribuisce a serrare le fila.
Ct Milevski 7,5: la partita è quella che ci si aspettava, la Macedonia del Nord difende totalmente ma lo fa molto bene. I difensori escono con i tempi giusti a ribattere qualsiasi conclusione, non sono mai inferiorità e la squadra di muove in maniera compatta. Alla fine ha ragione lui, fa la partita perfetta.
Arbitro Turpin 6: nessun episodio particolare da segnalare, forse fischia un po’ troppo ma niente di clamoroso.
Ammoniti: Velkovski (M)
Marcatori: 92′ Trajkovski (M)
ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Florenzi, Mancini (dall’89′ Chiellini), Bastoni, Emerson; Barella (dal 76′ Tonali), Jorginho, Verratti; Berardi (dall’89′ Joao Pedro), Immobile (dal 76′ Pellegrini), Insigne (dal 64′ Raspadori).
A disposizione: Sirigu, Cragno, De Sciglio, Cristante, Pessina, Acerbi, Politano
Ct: Mancini.
MACEDONIA DEL NORD (4-4-2): Dimitrievski; S. Ristovski, Velkovski (dall’86′ Ristevski), Musliu, Alioski; Nikolov (dal 59′ Ashkovski), Ademi (dal 59′ Spirovski), Bardhi, Churlinov; M. Ristovski (dal 71′ Miovski), Trajkovski.
A disposizione: Naumovski, Siskovski, Todoroski, David Babunski, Serafimov, Ethemi, Babunski, Atanasov.
Ct: Milevski.
Arbitro: Clement Turpin (FRA)
Assistenti: Cyril Maurice Danos (FRA) e Cyril Gringore (FRA)
IV Uomo: Jean Bestien (FRA)
VAR: Jerome Dominique, Vincent Brisard (FRA)
Avar: Willy Delajod (FRA)
Delegato UEFA: Istvan Huszar (HUN)
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