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Rifondazione Italia, esclusioni clamorose e dimissioni Mancini: cambia tutto

Rifondazione in vista per l’Italia, possibili alcune esclusioni clamorose e le dimissioni di Mancini; cambia tutto in Nazionale

Il clima del mattino è ancora bollente come quello della sera prima. In una gara casalinga di inizio primavera, l’Italia ha perso il pass per i prossimi Mondiali. Una disfatta storica, la seconda consecutiva, che testimonia chiaramente gli anni bui che sta vivendo lo sport più amato (nonostante tutto) della Nazione. A fare festa per l’impresa raggiunta ieri è stata la Macedonia del Nord, che ha esultato a tempo quasi scaduto grazie alla prodezza di Trajkovski. Agli azzurri resta la forte delusione e la consapevolezza di dover rifondare per intero il decadente sistema calcio.

Italia ©LaPresse

Molteplici calciatori potrebbero quindi aver disputato ieri la loro ultima gara con la maglia della Nazionale. Il nuovo ciclo che porterà agli Europei 2024, qualificazioni permettendo, potrebbe essere composto da molti giovani. Il futuro dello stesso Ct Roberto Mancini è in forte discussione già da ieri sera. Calciomercato.it fa quindi il punto tra presente e futuro: dagli addii di Chiellini e Bonucci alle possibili dimissioni di Mancini, le ultime sull’Italia.

Italia, possibili dimissioni per Mancini: i nomi per sostituirlo

Dimissioni Mancini, Gravina si prepara al ribaltone: il tecnico in pole
Roberto Mancini © LaPresse

La stretta attualità ci parla dei forti dubbi di Roberto Mancini sulla sua permanenza alla guida della Nazionale. Con il Commissario Tecnico è arrivata l’insperata vittoria agli ultimi Europei ma anche la storica batosta di ieri sera. Inevitabili i suoi ragionamenti come quelli della FIGC. Lo stesso Mancini ieri ha chiarito: “E’ presto per prendere decisioni. Quest’estate è arrivata la più bella gioia che abbia mai avuto, oggi la più grande delusione. Anche difficile pensare ad altre cose, non sarà semplice nei prossimi giorni”.

Sarebbero tre le strade vagliate dal presidente Gravina per l’eventuale dopo Mancini. La prima porta a Fabio Cannavaro con Marcello Lippi d.t., idea già valutata negli scorsi anni. Non è un tecnico federale ma in pochi come lui (136 presenze e più di 13 anni di Nazionale alle spalle) si identificano con la maglia azzurra. Inoltre, dopo la buona esperienza in Cina, si sentirebbe pronto al salto di qualità. Le alternative sarebbero un tecnico di assoluto livello ed esperto come Carlo Ancelotti (che dovrebbe però liberarsi dal Real Madrid) o un allenatore “giochista”, ovvero con le stesse idee tattiche di Mancini. Tra i nomi ipotizzati nelle ultime ore figura a sorpresa anche Simone Inzaghi, sotto contratto con l’Inter.

Come raccolto in esclusiva da Calciomercato.it, anche se riveste un’importanza meno che marginale per l’aspetto agonistico, la gara di matedì contro la Turchia sarà fondamentale per sciogliere la riserva di Mancini: il ct campione d’Europa dovrebbe comunicare la sua decisione alla Federazione e ai tifosi. Tira aria di addio: anche se certezze non ce ne sono state. Nel frattempo, come già accennato, sono partite le classiche consultazioni. Il nome in pole position è proprio quello di Fabio Cannavaro: arrivano spifferi di contatti già avvenuti e di una disponibilità totale da parte dell’ex capitano.

Nuova Italia, da Chiellini a Immobile: i possibili addii

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Immobile © LaPresse

Svariati sono stati quindi i calciatori italiani finiti nel mirino della critica ieri sera. Il nuovo ciclo potrebbe partire da nomi diversi e con età anagrafica nettamente inferiore. A salutare la Nazionale nel prossimo futuro potrebbero essere Salvatore Sirigu, il capitano Giorgio Chiellini, Leonardo Bonucci e Francesco Acerbi.

Più clamorosi sono invece i profili offensivi. Per Immobile già da ieri sera si parla di addio alla maglia azzurra. Lo stesso potrebbe fare il 30enne Lorenzo Insigne, ormai diretto verso una carriera nel lontanissimo Canada. Per Joao Pedro, infine, quella di ieri potrebbe essere stata la prima e ultima apparizione con la maglia italiana.

Il futuro è nei piedi di Scamacca, Raspadori, Zaniolo, Tonali, Bastoni. Grande fiducia viene riposta inoltre nei giovani Lucca, Frattesi, Ricci, Rovella e Lovato. La speranza comune è che l’ennesima disfatta possa favorire una reale rifondazione del degradato sistema calcio italiano.

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