Il derby d’Italia fra Juventus e Inter del prossimo turno di Serie A sta già facendo discutere: rivolta dei tifosi, ecco cosa sta succedendo
Juventus-Inter è da sempre la partita delle partite in Serie A. Una gara con una valenza storica superiore a tutte le altre, non a caso viene definito il derby d’Italia. Come ogni volta, e anche questo caso non è da meno, la tensione si taglia a fette, a maggior ragione poi se ci sono in palio punti pesantissimi da conquistare.
La ‘Vecchia Signora’, infatti, è riuscita – approfittando del netto calo della rivale – a portarsi a -1 in classifica dalla ‘Beneamata’, la quale presenta al momento un bottino di 60 punti. Dunque, in caso di vittoria, gli uomini di Massimiliano Allegri effettuerebbero il sorpasso. È vero che ai nerazzurri resta il jolly della gara da recuperare a Bologna, ma un colpo del genere sarebbe certamente duro da digerire. Juventus-Inter, inoltre, è solitamente anche una sfida caratterizzata da numerose polemiche.
Juventus-Inter, tifosi nerazzurri in rivolta: comunicato UFFICIALE
In questo senso è già scoppiata una vera e propria bufera a poco meno di una settimana dall’incontro. In particolare, gli ultras interisti della Curva Nord hanno deciso di non recarsi all’Allianz Stadium ad assistere al match domenica. Il motivo è da ricondurre al fatto che la Juventus abbia messo a disposizione dei tifosi ospiti 1000 biglietti (nonostante la capienza dello stadio al 100%) e pochissimi per i sostenitori più accesi.
La Curva Nord, per tutta risposta, ha voluto rilasciare un comunicato ufficiale, annunciando la decisione presa: “La Nord non sarà presente a Juventus-Inter del 3 aprile – si legge nella nota -. Non staremo a dare spiegazioni per non dare adito alle solite ed inutili polemiche dei rapaci del nulla. Abbiamo le nostre ragionie questo deve bastare a chi legge, vi basti sapere che è un pensiero condiviso da tutti i responsabili dei gruppi. È una scelta dolorosa, ma inevitabile. Nessuna partita di cartello, nemmeno la più importante, potrà mai prevaricare l’essenza di ciò che siamo. Noi siamo il tutti che diventa uno“.