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CM.IT | D’Amico, Angelozzi, Sartori, Petrachi: ecco il ballo dei DS

Saranno tanti i direttori sportivi che si muoveranno alla fine della stagione in corso: cambio all’Atalanta, ma non solo

Succede a cadenze più o meno regolari. E dai segnali che arrivano tutto fa pensare che riaccadrà nella prossima sessione estiva di mercato. Saranno mesi caldi anche per il futuro dei direttori sportivi di Serie A e B.

CM.IT | D'Amico-Atalanta, Angelozzi per Bologna. E Sartori, Petrachi, Giuntoli e Tare: il ballo dei ds
Tony D’Amico, attuale direttore sportivo del Verona ©️ LaPresse

C’è aria di un discreto effetto domino in base al quale al primo spostamento ne conseguiranno altri. Ci sono piazze dove la parola cambiamento è praticamente certa. E situazioni che potrebbero evolvere. Bologna e Verona, secondo le indiscrezioni raccolte da Calciomercato.it, tanto per andare dritti al punto, sono le più certe di ridefinire il ruolo chiave della direzione sportiva: da una parte Riccardo Bigon completerà il suo mandato, dall’altra Tony D’Amico è destinato a fare un salto in avanti. Sicuramente l’uscita di Giovanni Sartori da Bergamo può essere considerata quella famosa prima mossa da cui se ne genereranno altre a catena.

E proprio da Sartori parte l’effetto domino di questo mercato dei direttori sportivi: parliamo di un dirigente storico, che gode della stima dei club di prima fascia, motivo per cui è stato accostato ancora una volta alla Juventus, anche in questi giorni. Ma non solo: sia Bologna che Verona non sarebbero per nulla indifferenti al fascino di mettersi in casa una competenza riconosciuta negli anni. E attenzione, perché se ci soffermiamo sul club di Setti potrebbe avvenire uno scambio di dirigenti, non proprio pensato perché accadesse apposto, ma conseguenza degli accadimenti. Già, perché Tony D’Amico è dato proprio in direzione Atalanta. La metodologia di lavoro del cub nerazzurri si conosce, serve un lavoro di scouting e di intuizioni approfondito: D’Amico è l’uomo di Amir Rrahmani, preso a 1.6 milioni e rivenduto a 14 al Napoli, come di Sofyan Amrabat, pagato 3.5 e ceduto alla Fiorentina per 20. Prima c’era stato Marash Kumbulla, alla Roma per 13 milioni e mezzo più 3 e mezzo di bonus.

Bologna, Angelozzi in prima fila. Attenzione a Tare e Giuntoli
Igli Tare, uomo mercato della Lazio ©️ LaPresse

Bologna, Angelozzi in prima fila. Attenzione a Tare e Giuntoli

Attenzione però, perché quella tra Sartori e Verona non è una equazione, così come non può esserlo Bologna. Intanto perché il dirigente veneto, che pure scegliendo Setti tornerebbe a casa, forse preferirebbe provare a capire se c’è la possibilità di fare un passo in avanti anziché ricominciare da piazze oggettivamente adesso più indietro rispetto all’Atalanta. E poi, perché, se ci fermiamo a Bologna, lì in questo momento sembra esserci un nome che sta prendendo piede sugli altri: è quello di Guido Angelozzi, protagonista di un ottimo lavoro a Frosinone in B e pronto a tornare a fare la Serie A, il posto che meriterebbe. Angelozzi ha lavorato con Fenucci a Lecce, un elemento in più per seguire con attenzione questa pista.

Da seguire la situazione di Igli Tare in scadenza con la Lazio: lì bisogna ragionare guardando un po’ al dirigente albanese e un po’ al tecnico, Maurizio Sarri, per capire quanto le divergenze si possano smussare. Per la Lazio si è pensato a Cristiano Giuntoli, idea ambiziosa soprattutto per un ingaggio importante. Anche lì andrà verificata la tenuta del rapporto con De Laurentiis. Una soluzione giusta per entrambe le piazze – comunque vada alla fine – potrebbe essere Riccardo Bigon, figura equilibrata, signorile e competente, con la capacità – che al cospetto di alcuni presidenti diventa una dote – di saper non ingombrare. Napoli, per Bigon sarebbe un romantico ritorno. A lui guarda anche il Verona. Bigon, per sua natura, più che pensare a dover ripartire da situazioni paritarie e inferiori a quella che lascia, sicuramente guarderebbe al progetto. Un ragionamento che in assoluto si può estendere anche a Sartori.

Gianluca Petrachi

C’è la ‘mina’ Petrachi: il sostantivo utilizzato non vuole essere lette nell’accezione negativa del termine. Petrachi è una mina nella misura in cui fa specie e meraviglia vederlo ancora senza squadra. Dentro l’effetto domino, però, l’ex ds di Toro e Roma, finirà per rientrare di sicuro. Il ballo è appena cominciato. Dovesse uscire Angelozzi da Frosinone quella casella andrebbe coperta. In B si parla anche di Daniele Faggiano a Benevento. Mentre sembra che Marco Giannitti, dopo Perugia, possa ritornare in Serie A, dove aveva contribuito a portare due volte in Frosinone. E tra le piazze in ballo, proprio lui potrebbe entrare in qualcuno degli effetti domino. Tenendo presente che un Bari in B guarderebbe al ds del club umbro, l’uomo che consigliò Alisson a Walter Sabatini per la Roma.

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