Ancora critiche per Gianluigi Donnarumma, il portiere della Nazionale sotto attacco dopo la prestazione con la Turchia
Una gara che non metteva molto in palio, se non qualche punto per il ranking FIFA e l’onore. Da questo punto di vista, l’Italia ha offerto una buona prova contro la Turchia, vincendo per 3-2 e dimostrando, con le nuove leve messe in campo da Mancini, di avere del materiale su cui lavorare per il prossimo ciclo.
Una amichevole dal sapore triste, quella vissuta sul campo di Konya, dopo l’eliminazione dalla fase finale dei Mondiali, la seconda consecutiva. E che si era messa subito male con il gol dell’ex romanista Cengiz Under. Ma la reazione degli azzurri è stata positiva. C’è qualche rimpianto, per le decisioni che Mancini avrebbe potuto prendere nella sfida con la Macedonia del Nord, ma ora si deve guardare avanti. A giugno, la possibilità di avere maggiori riscontri, con le sfide prestigiose ad Argentina, Germania e Inghilterra. Ma c’è chi ha attirato su di sé ancora critiche, ieri sera, ed è Gianluigi Donnarumma, nuovamente bersagliato dopo il gol subito da Trajkovski a Palermo.
Donnarumma nella bufera: “Deve tornare all’ABC del portiere”
Se nel caso del tiro del macedone c’era un coefficiente di difficoltà notevole che ha quanto meno alimentato il dibattito – alla CMIT TV l’ex portiere Luigi Turci ha ‘scagionato’ Donnarumma – ieri sera sulle reti di Under e Dursun le sue responsabilità sono apparse piuttosto evidenti. In mezzo, due grandi parate sull’ex compagno di squadra Calhanoglu che però non gli valgono la sufficienza. A ‘Radio Radio’, il giornalista Rai Mario Mattioli è stato piuttosto caustico e addirittura ha invitato il portiere del Psg a rivisitare i fondamentali. “Donnarumma deve stare attento, tecnicamente deve migliorare – ha spiegato – Ha vissuto due anni in balia dei milioni, ma deve mettersi a tavolino con l’ABC del portiere per capire come si deve stare in porta”. I fattori extra campo insomma, secondo Mattioli, lo condizionerebbero troppo. E l’estremo difensore della Nazionale farebbe troppo affidamento sull’istinto e sulla sua esplosività fisica.