Esonero: “Il terzo posto non basta”. Panchina dell’Inter in cerca d’autore

Il big match tra Juventus e Inter, oltre che per la classifica, rischia di diventare decisivo anche per il futuro di Simone Inzaghi: l’elenco dei possibili eredi

Juventus-Inter di questa sera è una delle partite più importanti della stagione 2021/22. Uno di quei snodi fondamentali che fanno girare campionati, scudetti e magari anche panchine. Per entrambe è l’ultima spiaggia in ottica titolo, dal momento che una sconfitta allontanerebbe definitivamente il primo posto con poche partite a disposizione. Anche se i nerazzurri devono ancora recuperare la partita di Bologna.

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Simone Inzaghi © LaPresse

Ma se per Allegri era sostanzialmente preventivabile dopo l’avvio terribile, per Simone Inzaghi la situazione rischia di essere opposta. L’Inter era saldamente in testa, poi agli ottavi di Champions e in semifinale di Coppa Italia. Il doppio confronto con i Reds, anche se negativo, ha lasciato sensazioni molto positive, ma il calo verticale in campionato ha fatto spuntare più di qualche domanda. Il momento di appannamento dei nerazzurri dura ormai da davvero troppo tempo, nonostante una rosa che per quasi tutti è superiore a quella di Milan e Napoli. L’Inter ha vinto una sola delle ultime sette partite di campionato, contro la Salernitana. Uno score che ha fatto crollare le quotazione scudetto e con loro quelle di Inzaghi, con un futuro ora non così certo. Che da un unanime sostegno è passato alle tante critiche dei tifosi, ma anche degli addetti ai lavori. Perdere il titolo con questa pessima serie di risultati per molti sarebbe ‘grave, una delusione”, per certi versi un “fallimento”.

Calciomercato Inter, Inzaghi non al riparo dall’esonero: i sostituti tra suggestioni e low cost

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Simeone © LaPresse

E a gettare qualche ombra sul futuro di Inzaghi all’Inter è stato anche Ciccio Graziani a ‘Sport Mediaset’: “Se arriva terzo dopo quello che è stato fatto nella prima parte di stagione, secondo me lo cambiano“. Una frase netta, ma non solitaria, che apre scenari importanti. Senza dubbio nelle scelte eventuali della dirigenza e di Marotta vanno valutati i possibili sostituti. A partire da Roberto De Zerbi, che dà la priorità allo Shakhtar ma se la situazione drammatica in Ucraina non cambierà l’ipotesi di una separazione anticipata a maggio può diventare concreta. E sicuramente l’ex Sassuolo è un profilo importante, stimato e comunque abbastanza economico. Senza dubbio molto difficile, per non dire impossibile, un ritorno di Antonio Conte: il nodo sarebbe soprattutto economico, visti i circa 15 milioni annuali che guadagna al Tottenham. Senza contare la separazione dello scorso anno che può aver lasciato delle scorie.

Ancora più complicato in questo senso il nome di Diego Simeone, che di milioni netti ne percepisce addirittura 22 all’Atletico Madrid ed è il più pagato in assoluto. Qui l’Inter potrebbe fare leva sul legame affettivo e sul desiderio, mai nascosto, del ‘Cholo’ di allenare un giorno i nerazzurri. Ma la pratica è ben diversa dalla teoria, senza contare che il suo contratto con i madrileni scade nel 2024. Pista comunque molto complicata.

Più semplice ovviamente sarebbe un profilo come Thiago Motta, che sta lottando per la salvezza con lo Spezia, ma è un tecnico decisamente apprezzato da tutti. L’italobrasiliano sta facendo un lavoro importante in una situazione molto difficile, in più sarebbe un ritorno romantico. Oltre che low cost. Un po’ più di garanzie potrebbe darle Dejan Stankovic, altro grande ex che però con la Stella Rossa ha già fatto un ottimo lavoro. Ha un contratto ancora lungo, ma per l’Inter c’è da credere che si possa liberare senza troppi sforzi. Al momento resta una suggestione, ma da tenere in considerazione in caso di un addio di Inzaghi.

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