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Conference League

Pagelle e tabellino Bodo/Glimt-Roma 2-1: Vina un disastro. Cristante che fatica

Pagelle e tabellino di Bodo/Glimt-Roma, match valido per l’andata dei quarti di finale di Conference League 2021/22

Cristante © LaPresse

BODO/GLIMT

Haiki 6,5: fa una grande parata su Abraham nel primo tempo, si fa trovare pronto in altri frangenti ma su Pellegrini è incolpevole. Un errore nel secondo tempo senza conseguenza, bravo poi sul capitano giallorosso e non solo.

Sampsted 6,5: si conferma tra i migliori giocatori del Bodo, sale e dialoga con i compagni sempre con i tempi giusti, buona tecnica di base applicata a intelligenza tattica. Continuità e leadership.

Moe 6,5: buona prestazione, non è elegantissimo da vedere ma quasi sempre efficace. A volte si schiaccia un po’ troppo quando attacca la Roma, ma anche in fase di impostazione è molto presente. Dal 91′ Kvile sv

Hoibraaten 7: i due centrali del Bodo si conoscono e si vede, la divisione dei compiti è ben fatta, ognuno presidia la sua zona in maniera puntuale. Usa bene anche lui il fisico, diverse chiusure provvidenziali, non sbaglia praticamente niente.

Wembangomo 7: parte abbastanza bene, si propone ma la spinta non è continua, almeno nel primo tempo. Potenzialmente sempre pericoloso, anche se ogni tanto si distrae in difesa. Cresce anche mentalmente nel corso del match, vince duelli importanti. E ha il merito di sbloccare la partita con l’aiutino di Saltnes.

Vetlesen 7: sbaglia qualche scelta di troppo negli ultimi metri, ma è preziosissimo in fase di pressing e di raddoppio. Si vede poco in fase di possesso, ma molto in fase di non possesso. Poi indovina la zuccata che ribalta la partita, anche qui con un po’ di aiuto.

Hagen 6,5: vertice basso del Bodo, fa girare il pallone sempre con qualità e tempismo. Detta bene la pressione, gestisce con lucidità. Prova importante. Ruba parecchi palloni.

Saltnes 7: il centrocampo del Bodo domina sostanzialmente la partita, ha sempre il pallino del gioco e anche in pressione va sempre in modo organizzato. È il più presente nella porzione finale di campo, prova diverse volte la conclusione ma non con grande precisione. Ci mette lo… ‘zampino’ sul pareggio. Tra i migliori.

Koomson 6,5: il più pericoloso in entrambi i tempi, salta costantemente l’uomo anche se gli manca qualcosa nell’ultimo passaggio. Ibanez va spesso a vuoto, trova poco la porta ma è sempre una spina nel fianco. Bravo anche in fase di ripiegamento. Dall’82’ Mugisha sv

Espejord 6: si vede poco in area, ma svaria parecchio arretrando per giocare spalle alla porta e dialogare con i compagni. Gli manca il movimento da rapace sui cross, ma anche perché si trova in mezzo a due. Comunque molto prezioso. Dal 76′ Boniface 6: entra bene in campo, propositivo e con voglia. Prezioso nel gol del 2-1.

Pellegrino 6,5: anche lui permette al Bodo di attaccare con continuità, il duello con Karsdorp può decidere il match ma anche a lui manca la giocata risolutiva, però vince tantissimi uno contro uno.

All. Knutsen 7: conferma che la doppia sfida del 2021 non è stata per niente casuale. Anche oggi il Bodo/Glimt domina il gioco, la partita e soprattutto il centrocampo. Crea molte più occasioni della Roma, è in costante pressione con e senza il pallone, che gira con buona qualità e velocità. Una squadra molto ben allenata. La vittoria alla fine è meritata. E tutto senza il suo miglior giocatore.

ROMA

Rui Patricio 4: dopo una stagione da protagonista in positivo, stasera il pareggio ce l’ha sulla coscienza. Vero che il tiro di Koomsen viene deviato, ma la traiettoria sembrava decisamente alla portata. Si fa sfuggire il pallone dalle mani.

Mancini 5,5: molto poco preciso a livello tecnico, va in difficoltà quando puntato e quando arriva il pallone in area non dà sempre l’impressione di essere totalmente in controllo. Dal 68′ Smalling 6: nessun errore da sottolineare.

Kumbulla 6: dei tre difensori forse il migliore, senza troppi fronzoli, ma comunque pure lui non è che brilli per leadership stasera. Pochi errori veri, qualche buona chiusura.

Ibanez 5: Koomson lo punta spessissimo e quasi sempre lo supera in velocità. Il brasiliano gli concede troppo campo, più di qualche uscita non è perfetta. Da rivedere in diversi frangenti, anche se sfodera anche delle buone giocate difensive. Ancora poco equilibrio.

Karsdorp 5,5: spinge ma senza esagerare o mettere palloni particolarmente degni di nota. Pellegrino è un cliente piuttosto scomodo, le dà e le prende, ma non incide come dovrebbe. Poca personalità.

Cristante 4,5: il giocatore più in difficoltà della Roma dal primo all’ultimo minuto. Il giallo all’inizio probabilmente lo condiziona, ma anche con il pallone perde troppi palloni e tanti ne sbaglia. Fatica parecchio sulla pressione del centrocampo norvegese.

Oliveira 5,5: le cose migliori le fa con il pallone. Soffre in maniera importante anche lui l’aggressività degli avversari, che spesso lo circondano o addirittura lo triplicano. Un paio di ottime rifiniture sulla trequarti, sul gol e non solo.

Zalewski 5,5: partita grigia per il talento di Tivoli. Koomson non è semplice da marcare, anche quando parte da lontano. Ibanez avrebbe bisogno di un po’ più di aiuto da lui, ma non arriva. Fa il compitino, stavolta gli manca lo spunto. Dal 65′ Vina 3: in avanti non incide, dietro un paio di interventi decisamente goffi. Il secondo è letale, oltre che insensato, e porta al 2-1 del Bodo, con tanto di sua deviazione decisiva. Un disastro.

Mkhitaryan 6: poche cose ma buone. Non è coinvolto come al solito, anche perché la Roma ha pochissimo il pallino del gioco. L’assist per Pellegrini però è meraviglioso e vale la partita. Poi poco altro. Dal 65′ Shomurodov 6: entra con buon piglio, qualche movimento positivo ma gli arrivano pochi palloni.

Pellegrini 6,5: se c’è un uomo che dà l’impressione di essere l’unico della Roma a poter essere pericoloso, è lui. Bravissimo sul gol, col corpo e con il sinistro sotto il sette. Le occasioni giallorosse sono quasi tutte sue.

Abraham 6: un paio di chance in realtà le ha pure l’inglese. La prima è chiaramente la più importante, la giocata e il tunnel di tacco è da 10, la conclusione da 5. Un po’ moscia, sufficiente, fa fare bella figura al portiere avversario. Poi fa fatica, forse anche stanco (ne avrebbe il diritto).

All. Mourinho 4,5: tutto quanto di buono è stato detto su Knutsen, a specchio va contro la Roma. Dal centrocampo zero filtro, zero costruzione. Le fasce non funzionano e in avanti ci sono poche alternative visto che Abraham e Pellegrini sono spesso soli. La squadra è scollata, c’è una distanza abissale tra i reparti. Subisce diverse occasioni, ma il Bodo non le sfrutta. Sulla punizione del 2-1 le marcature sono fantasiose, con Vetlesen totalmente da solo al 90′. Imperdonabile. Il ko ci sta e deve comunque far riflettere. In tre partite subisce 10 gol dai norvegesi.

Arbitro: Gozubuyuk 6: arbitra discretamente una partita che comunque non dà grandi spunti né episodi particolari. I due cartellini per la Roma, a Cristante e Vina, sembrano però un po’ eccessivi e fiscali.

Il tabellino di Bodo/Glimt-Roma 2-1

BODO/GLIMT (4-3-3): Haiki; Sampsted, Moe (dal 91′ Kvile), Hoibraaten, Wembangomo; Vetlesen, Hagen, Saltnes; Koomson (Mugisha 82′ st), Espejord (Boniface 76′ st), Pellegrino. All. Knutsen. A disposizione: Smits, Sery Larsen, Boniface, Konradsen, Brunstad Fet, Selvag Nordas, Mugisha.

ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini ( Smalling 68′ st), Kumbulla, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Oliveira, Zalewski (Vina 65′ st); Mkhitaryan (Shomurodov 65′ st), Pellegrini; Abraham. All. Mourinho. A disposizione: Boer, Fuzato, Vina, Smalling, Carles Perez, Shomurodov, Maitland-Niles, Diawara, Bove, Darboe, Afena-Gyan, El Shaarawy.

Arbitro: Gozubuyuk (Ola). Assistenti: Van Zuilen – Balder (Ola). Quarto Uomo: Van der Eijk (Ola).

Ammoniti: Cristante (R) 16′ pt, Vina (R) 88′ st

Marcatori: Pellegrini (R) 43′ pt, Saltnes (B) 55′ pt, Vetlesen (B) 89′ st

Francesco Iucca

Giornalista pubblicista, dal 2013 inseguo un sogno. Sempre alla ricerca di 'cosa c'è dietro'. Tengo alla lontana quelli che 'Il calcio è solo un gioco', ma Roger Federer è il mio dio. Totalmente dipendente dal calciomercato e dall'adrenalina dell'ultimo giorno. Amo la musica, cantante a tempo perso.

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