Post partita infuocato negli spogliatoi dopo il triplice fischio di Bodo Glimt-Roma. Cos’è successo e cosa rischiano i norvegesi
“È successo purtroppo un atto spiacevole, per la competizione e per la scritta “Fair Play” che c’è sulle maniche delle nostre maglie. Il loro allenatore ha iniziato a dire qualcosa al nostro preparatore dei portieri dopodiché lo ha aggredito in maniera forte. Atti così sono un insulto alla Roma e alla competizione, è una vergogna”.
Sono le parole di Lorenzo Pellegrini nel post partita di Bodo Glimt-Roma. Ma ripartiamo con ordine. Secondo le testimonianze norvegesi Kjetil Knutsen, tecnico dei norvegesi, ha aggredito il preparatore dei portieri, Nuno Santos, negli spogliatoi sferrandogli un pugno. Da lì è nato un parapiglia che ha portato anche all’intervento della Polizia. Al loro arrivo la situazione è tornata alla normalità e gli agenti hanno ascoltato i testimoni. Ma non sono previsti ulteriori accertamenti da parte delle Forze dell’Ordine, per cui la faccenda passerà in mano agli organi calcistici competenti. La Roma ha già presentato una relazione al delegato UEFA mentre il Bodo Glimt ha lasciato lo stadio senza fornire spiegazioni. Verrà aperto un procedimento disciplinare. In ogni caso, il risultato dell’andata non è in discussione: non è infatti prevista la possibile sconfitta a tavolino, ma solo ammende al club norvegese o squalifiche ai singoli. Anche se il capo della task force norvegese presente ieri sera all’Aspmyra Stadion ha negato che ci fosse stata violenza negli spogliatoi.
Che è anche la versione del Bodo/Glimt, da cui filtra come il racconto di Pellegrini sia stato in realtà opposto ai fatti e che Knutsen non abbia aggredito nessuno. L’allenatore dei norvegesi ha parlato di Nuno Santos come “un pazzo che mi ha insultato fin dal riscaldamento. Dalla Roma zero fair play, sono arrivati con un atteggiamento diverso dalle altre partite. Era evidente la loro strategia, con il chiaro intento di sabotare il nostro lavoro. Non ho mai visto niente di simile”. Sostanzialmente, secondo i padroni di casa sostengono che i giallorossi abbiano cercato di sabotare gli avversari già prima della gara con una sorta di ‘pressing psicologico’. E alcune fonti norvegesi infatti sottolineano come anche durante il match dallo staff di Mourinho (non dal mister portoghese) siano partite costanti provocazioni all’indirizzo di Knutsen e della panchina del Bodo.
Pellegrini ha già suonato la carica: “Vogliamo mandarli a casa anche per quello che fanno fuori dal campo”, le parole che suonano come una dichiarazione di sfida. Tra le due squadre non corre decisamente buon sangue, anzi. In sala stampa i giornalisti norvegesi hanno incalzato Mourinho, provando a provocarlo cercando di strappargli una reazione magari rabbiosa, una frase sopra le righe. Il portoghese non ci è cascato e ha interrotto tutte le domande su Knutsen: “Non mi interessa quello che ha detto. Il Bodo un incubo per me? Ma che incubo? Se passiamo non mi interessa nulla aver perso le altre partite”. Ieri sera la Roma è rimasta in Norvegia per evitare di rientrare a notte fonda, è partita questa mattina e farà subito scarico a Trigoria, poi i giocatori saranno liberi. Il clima sarà rovente giovedì prossimo, le presenze dell’Olimpico sono già a più di 60mila, dopo i fatti di ieri sera c’è da credere che il sold out (distante circa 8mila biglietti) non sia un obiettivo così improbabile.
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