Il momento di Cristiano Ronaldo è sempre più complicato, ancor di più dopo l’episodio con l’Everton: per lui critiche pesanti da ex e una decisione che può essere clamorosa
Cristiano Ronaldo e il Manchester United, capitolo secondo. Per ora una storia triste, o comunque amara e sicuramente non felice, quella del portoghese a Old Trafford. Dal suo ritorno a casa i numeri gli hanno dato abbastanza manforte, per quanto sia lontano dai suoi soliti standard, ma è il resto a non funzionare.
Il picco più basso, suo e della squadra, è stato senza dubbio il ko contro l’Everton per 1-0. E Ronaldo si è reso protagonista di un gesto di stizza che ha fatto scalpore nei confronti di un giovane tifoso dei Toffees. Una vicenda che ha provocato anche una indagine e per cui CR7 si è ovviamente e prontamente scusato cercando di rimediare con il 14enne invitandolo a Old Trafford. Un errore umano, ma che è specchio del nervosismo del giocatore. Ronaldo ha un contratto in scadenza nel 2023, in estate al suo arrivo dalla Juve l’entusiasmo di tutti era alle stelle. Ora è cambiato tutto e sul portoghese sono arrivate critiche su critiche, da tifosi ed ex giocatori.
Tra questi l’ex Liverpool Jose Henrique, che è stato duro con Cristiano Ronaldo dopo l’episodio con l’Everton: “L’ho sempre detto, non mi piace come persona. Si crede di essere Dio e di poter fare tutto quello che vuole. Resta uno dei calciatori migliori nella storia del calcio, ma non come persona”, ha scritto su Instagram. Una frase in cui si ritrovano in molti, che accusano il portoghese di essere troppo egoista e accentratore, e di peggiorare la squadra per la sua totale mancanza di applicazione al pressing e alla fase di non possesso. Dopo un solo anno, in Inghilterra si parla di una possibile separazione. E se non sarà Ronaldo a forzare l’addio (verosimile in caso probabile di esclusione dalla Champions), sarà il Manchester United a riflettere. Come sottolinea il ‘Manchester Evening News’, i Red Devils dovranno prendere una decisione basandosi su diversi fattori.
I classici ‘pro’ e ‘contro’ dell’addio. Tra gli aspetti favorevoli proprio la scarsissima voglia di pressare, l’età, le condizioni fisiche non sempre ottimali. Ma anche il fatto che il nuovo manager, Erik ten Hag, come filosofia cozza completamente con la presenza in campo di Cristiano Ronaldo. Senza contare che anche la sua presenza nello spogliatoio per alcuni è ‘tossica’. Tra i contro resta il fatto che il portoghese è in ogni caso il capocannoniere della squadra con grande distacco e rappresenta una garanzia in quel senso. Che, visti gli addii anche di Cavani e forse Martial, se andasse via anche lui lo United dovrebbe prendere ben tre attaccanti dovendo spendere ancora di più. E che il CR7, con tanti giovani, sarebbe l’unico esperto che può dare una mentalità vincente. E ovviamente bisogna trovare il club pronto a investire su di lui, non semplice viste le cifre, soprattutto dell’ingaggio, relazionate all’età.
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