Oggi a Roma è iniziato il processo relativo al caso delle plusvalenze fittizie che vede coinvolti diversi club italiani e molti dirigenti: le richieste della Procura
Sono arrivate le prime richieste della Procura Federale in merito all’inchiesta sulle plusvalenze fittizie che coinvolge 11 club italiani e ben 61 dirigenti con varie accuse. Tra le società sotto inchiesta Juventus, Napoli, Empoli, Genoa, Sampdoria, Parma, Pisa, Pescara, Pro Vercelli, Chievo Verona e Novara, in relazione a 62 operazioni realizzate nell’arco di tre stagioni sportive, dal 2018/19 al 2020/21.
Come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’, oggi a Roma è iniziato il processo su questo caso e sono anche arrivate le prime richieste della Procura Federale guidata da Giuseppe Chiné, anche ovviamente in relazione a Juventus e Napoli. A tal proposito sono stati chiesti 12 mesi di inibizione per il presidente bianconero Andrea Agnelli, 16 mesi e 10 giorni per l’ex Cfo Fabio Paratici, 8 mesi per il vicepresidente Pavel Nedved e per l’ad Maurizio Arrivabene (oltre a gran parte del cda), oltre a 800mila euro di ammenda per la Juve. Per quanto riguarda il Napoli, sono stati invece chiesti 11 mesi e 5 giorni di inibizione per il presidente Aurelio De Laurentiis.
In ambito Napoli chiesti anche 6 mesi e 10 giorni per la moglie di De Laurentiis, il figlio Edoardo e la figlia Valentina, per l’ad Andrea Chiavelli invece 9 mesi e 15 giorni. Infine per il club azzurro 329 mila euro di ammenda. In relazione agli altri club di Serie A: la richiesta della Procura federale è di 12 mesi per Massimo Ferrero, 8 mesi e 20 giorni a Ienca e 195 mila euro alla Samp. Per l’Empoli 11 mesi e 15 giorni al presidente Corsi e 42 mila al club. Per quanto riguarda il Genoa, Preziosi 6 mesi e 10 giorni per Preziosi, per Zarbano 10 mesi e 15 giorni più una multa di 320 mila euro.
Davanti al Tribunale federale nazionale della Figc presieduto da Carlo Sica, erano coinvolti anche altri club di B e C. Sono state chieste – continua la ‘rosea’ – solamente delle ammende anche a Pisa e Parma, che temevano delle penalizzazioni ma sono stato salvate dai cambi di proprietà. Alla fine chiesti 338mila euro per il Parma e 90mila per il Pisa (più inibizioni ai dirigenti, tra cui 14 mesi e 5 giorni a Carra). Per quanto riguarda le altre società coinvolte, chiesta un’ammenda da 125mila euro al Pescara (12 mesi e 20 giorni a Sebastiani), 23mila alla Pro Vercelli, 8mila al Novara e 3mila al Chievo (10 mesi e 5 giorni a Campedelli). Il processo continuerà giovedì e venerdì, con sentenze previste entro la fine della stagione sportiva in corso.
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