José Mourinho si è presentato in conferenza stampa alla vigilia del ritorno tra Roma e Bodo/Glimt
A fronte del 2-1 rimediato in Norvegia, la Roma domani si giocherà all’Olimpico una gara importantissima contro il Bodo/Glimt. Una sconfitta da rimontare a tutti i costi per i giallorossi, che in caso di vittoria nel doppio confronto avrebbero accesso alle semifinali di Conference League.
Una Roma che tutto sommato viene da un momento positivo in campionato, certificato dalla rimonta sulla Salernitana, come ammesso da Mourinho in conferenza stampa: “Veniamo da due partite difficili, ma sono passati tre giorni, il tempo normale per un recupero. I ragazzi stanno bene, sono tutti disponibili e nessuno infortunato, anche se Spinazzola non è in grado ancora di giocare. Partiamo dal 2-1 per loro, nulla di loro, anche domenica scorsa era 1-0 per la Salernitana. Abbiamo 90 minuti per vincere questa partita, ci aspettiamo sia difficile”.
Bodo/Glimt che rischia di diventare una bestia nera per la Roma, domani al quarto incrocio complessivo di questa stagione con due sconfitte ed un pareggio per lo Special One: “La prima partita è una sconfitta storica per noi, come club e come professionisti, ma abbiamo avuto un comportamento esemplare nel perdere, quasi non normale, perché abbiamo reagire con onore a quell’umiliazione. Poi abbiamo giocato altre due partite senza problemi, quello che è successo giovedì scorso è completamente fuori contesto. La partita era stata normale e anche il finale. Domani giochiamo ed entrambi vogliamo andare in semifinale, mi aspetto di avere il vantaggio dello stadio con la nostra gente”.
RISORSE – “La panchina è molto importante e in questo momento penso il contrario rispetto a quello che pensavo nei momenti di difficoltà. Era una panchina con poche soluzioni, in questo momento ci sono 4, 5 o 6 giocatori che hanno una qualità diversa dagli altri, contro la Salernitana senza quella panchina lì sarebbe stato impossibile vincere la partita. Così abbiamo cambiato fino a che abbiamo trovato la soluzione per cambiare la partita. Domani ci sono 5/6 cambi da fare, significa che solo in 4 giocheranno solo 120 minuti e questo importanti. Anche ieri in Real Madrid-Chelsea abbiamo visto l’importanza della panchina”.
ATTEGGIAMENTO – “Non abbiamo bisogna di una grande rimonta, è 2-1 per loro. Dobbiamo fare un gol per pareggiare l’eliminatoria, non serve fare dei cambi drammatici anche perché non abbiamo avuto tempo di preparare qualcosa di diverso. Con la Salernitana abbiamo iniziato a 3, poi siamo passati a 4, non abbiamo sorprese tattiche da presentare. Con la Salernitana ho detto ai miei di restare tranquilli nonostante lo 0-1, ora abbiamo 90’ per giocare e dobbiamo stare tranquilli ma andare forte. Se ci siamo allenati per i rigori? Sì. Se mi dici che voglio andare ai rigori, dico no. Vogliamo vincere nei 90’, ma dobbiamo rispettarli”.
CONDIZIONI MANCINI – “Mancini viene. Mi fa impressione vedere tutta la gente per strada, mi fa un effetto. La passione della gente per il suo club è importante, io non sono nato a Milano, a Roma, a Madrid ma quando alleni in questi posti ti integri con il club. La gente viene allo stadio per passione, è più facile esserlo se la tua squadra vince per i titoli, la passione dei romanisti è pura. Peccato che non sono dentro al campo a giocare. Dobbiamo rispondere a questa passione pura”.
NUNO SANTOS – “Squalifica? Io non penso, la UEFA pensa. Io non decido, la UEFA deciso. Se si poteva fare diversamente? Certo”.
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