L’Inter obbligata a cessioni top, il poker di nomi candidati all’addio e la decisione presa dalla dirigenza nerazzurra
Finale di stagione da vivere in apnea per l’Inter, che con le due vittorie con Juventus e Verona e le frenate di Milan e Napoli è tornata padrona del suo destino. Se i nerazzurri le vinceranno tutte da qui alla fine, recupero incluso con il Bologna, si confermeranno campioni d’Italia. E c’è anche la Coppa Italia con il derby di ritorno in semifinale.
Nel frattempo, sono aperte però le riflessioni sul futuro. Che in qualche caso prescinderanno dall’eventuale conquista dello scudetto, in altri potrebbero essere strettamente correlate. Non è ancora arrivato il rinnovo di Simone Inzaghi e come raccontato da Calciomercato.it in caso di ribaltone il sogno di Marotta sarebbe Diego Simeone per la panchina. Altre riflessioni di mercato portano alle strategie relative alla rosa e ai giocatori, con l’Inter che dovrà seguire una linea simile a quella dello scorso anno: qualche cessione importante ci sarà per forza di cose, per far rientrare i conti. A parte de Vrij, la cui cessione appare inevitabile per monetizzare a un anno dalla scadenza, si ragiona su un ‘poker’ di nomi. Tra i papabili per un addio assai remunerativo, si parla di Lautaro Martinez, Barella, Skriniar e Bastoni, come riferito da ‘Tuttosport’. Tutti giocatori che l’Inter, potendo, sceglierebbe di tenere volentieri. Ma per uno di questi, sarà molto probabilmente addio.
Inter, Lautaro Martinez è il ‘sacrificato’: il motivo
La ‘scelta’, stando alle indiscrezioni del quotidiano torinese, ricadrebbe molto probabilmente su Lautaro. Le proposte potenziali non mancano – Tottenham e Atletico Madrid su tutte. L’Inter conta di ricavare circa 80 milioni dal suo addio ed è un sacrificio che farebbe più ‘facilmente’, nel senso di avere maggiore possibilità di trovare un sostituto all’altezza, visto che il mercato degli attaccanti sarà piuttosto mobile in estate. Un eventuale doppio colpo Dybala-Scamacca, tanto per dire, farebbe sì di assorbire più che degnamente la partenza del ‘Toro’.