Il nome di Antonio Conte è tornato ad essere accostato alla Juventus da diverso tempo
Sarebbe davvero clamoroso un nuovo ritorno di Antonio Conte in Serie A ad un anno dall’addio alla panchina dell’Inter. Il tecnico leccese aveva salutato il campionato da fresco vincitore dello scudetto, per poi tornare in sella a stagione in corso dinnanzi alla chiamata del Tottenham.
Di Premier League ma non solo abbiamo parlato con il direttore Ivan Reggiani, intervenuto in diretta questo pomeriggio sulla CMIT TV: “Vedere Gabriel Jesus in Italia? Non lascerà l’Inghilterra a meno che non smontino il Manchester City, la fiducia è stata ribadita in toto a tutto lo staff”.
Tornando in Italia uno sguardo anche a Pinamonti, reduce da una grande stagione con l‘Empoli: “E’ un ottimo giocatore, un club super blasonato come l’Inter non può esimersi dal metterlo in gioco nel prossimo anno. E’ sicuramente un elemento da attenzionare e da schierarlo subito nei titolari l’anno prossimo, penso che possa trovare degli ottimi spazi”.
Di ritorno da un viaggio in Francia, Reggiani ha fatto il punto su alcuni scontenti in uscita dal Psg: “I giocatori che crescono in qualche modo vengono valorizzati in Olanda. Wijnaldum è sicuramente un ottimo giocatore e può affrontare un palcoscenico come quello del Psg senza problemi. Ritengo che debba avere un sostegno da parte dello staff tecnico adatto al suo modo di essere. Se trova questa quadra i numeri ci sono tutti e abbondanti”.
Immancabile quindi il passaggio su Donnarumma: “Come fa uno come Gigio Donnarumma a ritornare in Italia e che ha lasciato il club in malo modo? Ma devono finire queste situazioni qua. Donnarumma io non penso che possa arrivare a quei parametri ed arrivare ad una squadra italiana il prossimo anno, a meno che il Psg non finanzi metà stipendio”.
L’intervento di Reggiani ai nostri microfoni si è sicuramente scaldato sul tema Antonio Conte, sul suo futuro diviso tra Tottenham, Psg e Juventus: “Se resta in Inghilterra? I soldi ci sono, ma non sono della proprietà, sono grandi prestiti. La società è molto indebitata, si porta dietro il fardello dello stadio e stagioni fallimentari, con degli ingaggi pari ad altre più blasonate d’Inghilterra. Io ritengo che Antonio Conte in questo momento sia in grado di poter scegliere, è uno dei migliori allenatori al mondo sicuramente. Negli ultimi anni ha fatto scelte un po’ azzardate, è uno di quegli allenatori da podio, uno dei tre al mondo al 100%. Se può tornare in Italia? Perché no, la Juve su tutte, può succedere anche quest’estate. Io non penso che l’anno prossimo Allegri possa ricostruire quello che è stato negli anni vincenti passati. Ha bisogno di cambiare aria dopo aver quest’onda sbagliata. Penso che anche Nedved in dirigenza sia in partenza. Un’altra esternazione la faccio sulle dichiarazioni di Allegri sui giovani allenatori emergenti, lì vuol dire che sta appendendo le scarpe al chiodo. Dovrebbe pensare di essere ancora un giovane, non pensare alla concorrenza, ragiona già da dirigente. Io dirigente della Juve, qualora vedessi il mio allenatore in questo modo, lo metterei io alla porta”.
Il riferimento alla Ligue 1 ha poi allargato il discorso sul futuro di un grande campione: “Io penso che Mbappé sia in questo momento il primo o secondo giocatore più forte al mondo. Penso che lui si sia stancato veramente tanto del Paris Saint Germain, non sta esprimendo il suo gioco, è troppo chiuso lì davanti, c’è troppo casino. Probabilmente sarà destinato al mercato inglese, oltremanica avrà sicuramente stimoli diversi. Real Madrid? No, io lo vedo più oltremanica, perché no anche il Liverpool, le inglesi incasseranno tanti soldi quest’anno. Senza che si muova Salah, se il Liverpool vuole vincere l’impossibile deve fare coppie di grande spessore. A Mbappé gli fai fare solo un ruolo? Io tranne che in porta lo farei giocare ovunque uno con la sua velocità”.
Chi ha le idee meno chiare, invece, è Neymar: “La prima qualità di un atleta è il cervello, Neymar ha dimostrato di essere molto problematico da quel punto di vista. Non esista una società se non il Manchester City che possa permetterselo in questo momento. Mentre Messi nella sua grandezza ha sempre dimostrato di essere una persona equilibrata, Neymar ha questo limite. Mbappé è completamente diverso, da questo punto di vista è straordinario. A meno che non arrivi la proposta favolosa da campionati sconosciuti, non vedo grande futuro per lui se non nel Psg o Manchester City”.
Reggiani ha poi chiuso il suo intervento parlando delle due milanesi che si stanno giocando lo scudetto: “Non posso pensare ad un’Inter senza Barella nei prossimi due anni, è un tutt’uno con quella maglia. Scalvini? Un talento che in prospettiva può raggiungere i 30 milioni di euro. Se fossi un grande club lo prenderei subito. Quella dell’Inter è una rosa da sfoltire, è una rosa ampia, c’è un mezzo cimitero di elefanti. Ci son giocatori che lì non hanno più futuro, da sfoltire c’è tanto. Avrà almeno il 40% di budget da sfoltire, mi sembra una squadra con dei redivivi incredibili come Brozovic, lì è stato bravo Inzaghi a valorizzarli. Ma l’Inter mi sembra facile da sfoltire, Ranocchia, Sanchez, D’Ambrosio. Lautaro via? Mai, impossibile darlo via, è calato nella parte. De Vrij più facile. Ma Lautaro fa parte dell’ossatura della prossima Inter”.
Sui rossoneri, infine: “Mahrez? Il Milan può comprare chiunque, tutti vorrebbero giocarci a prescindere, tutti dicono di sì al Milan. Di tutti i giocatori che ho avuto, al Milan hanno detto di sì tutti”.
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