Carlo Ancelotti ha conquistato ieri l’ennesimo trofeo della sua enorme carriera: Liga conquistata col Real Madrid e adesso si parla anche di mercato
Vent’anni da re. Carlo Ancelotti ha appena scritto la sua quinta vittoria nei cinque campioni top d’Europa. Era il 2004 quando conquistò il primo, la Serie A con il Milan, senza sapere quello che sarebbe stato capace di fare negli anni a seguire.
Signore della Premier nel 2010 con il Chelsea, ha dominato e conquistato la Ligue 1 con il Psg nel 2013, ha trionfato in Bundesliga con il Bayern e ora si è preso la Liga con il suo Real, quello insieme a cui alzò la Decima Champions League nel 2014. Ancelotti è questo: un tecnico abituato a stare nella storia, a scriverla, a determinarla, con l’aria pacata di chi sembra vedere gli altri fare tutto questo. E invece sono gli altri a vedere lui. E qualche volta (è successo) a giudicarlo frettolosamente. Non andò via benissimo dal Bayern. E nemmeno dal Napoli, dove lo stesso De Laurentiis ha ammesso che non era così amato dai napoletani.
Il futuro è già da domani, anzi tra tre giorni, visto che mercoledì Ancelotti e il suo Real Madrid si giocheranno a casa le chance di rimonta nel ritorno della semifinale di Champions League contro il City: le immagini del 4-3 all’Etihad Stadium martedì scorso sono ancora negli occhi di tutti. Una partita spettacolare, con Ancelotti e Guardiola a costruirla dalle rispettive panchine. Il tecnico italianO cerca la quattordicesima Champions della gloriosa storia del Real Madrid sapendo che quanto visto cinque giorni in Inghilterra lascia assolutamente aperta la strada della rimonta.
Ancelotti adesso pretende: il ‘solito’ Mbappe e Barella nel mirino
Poi sarà futuro, ancora. Con l’orizzonte apertissimo su Kylian Mbappe, promesso al Real anche se la fatidica parola “sì” non è stata ancora pronunciata. La cronaca delle ultime due settimane dice che il Psg si sente in rimonta rispetto a quanto poteva sembrare. La visita della mamma del centravanti francese in Qatar ha alimentato questi scenari di rimonta. Il nodo dei diritti d’immagine ha offuscato un po’ le certezze madridiste ma la partita è aperta e tutta da giocare. Florentino Perez e Ancelotti la ‘raccontano’ così, rispondendo alla domanda diretta in modo diverso. “Mbappe? Siamo concentrati sulla Champions, della prossima stagione parleremo quando è finita questa”. Così il presidente, più aperto e fiducioso il tecnico. “Kylian? Con questo club e questo presidente il futuro è già scritto”. Sfumature? Forzature per indebolire la controparte Psg? Ormai mancherà davvero poco per capirlo.
E attenzione al Real che nascerà, perché non bisogna escludere che possa guardare in Italia per crescere ancora. Volete un nome? Nicolò Barella. Ad Ancelotti è sempre piaciuto molto, l’Inter potrebbe valutarne la cessione a fronte di una offerta tra i 70 e gli 80 milioni. Una pista su cui il Real potrebbe incrociarsi ancora una volta con il Psg, alle prese con la rivoluzione più profonda del suo percorso qatariota. Non solo Mbappe, anche il centrocampista dell’Inter. Ma prima il bivio più importante: quello che porta al 28 maggio massimo e alla finale Champions nello Stade de France di Parigi. Per continuare ad essere Ancelotti.