Stefano Pioli ha parlato dopo la vittoria fondamentale del Milan contro la Fiorentina. Il tecnico rivela anche quanto vissuto emotivamente nella giornata di oggi
Il Milan continua a lottare e non molla un centimetro. Anche oggi, i rossoneri hanno centrato tre punti essenziali per il titolo, battendo la Viola in extremis con un gol di Rafael Leao.
Subito dopo la partita, Stefano Pioli si è presentato ai microfoni di ‘DAZN’, commentando la prestazione dei suoi: “La squadra ha lottato contro un avversario che ci ha creato difficoltà. Siamo stati continuamente pericolosi, abbiamo subito poco. Lavoriamo per dare una soddisfazione a noi stessi e ai nostri tifosi: ora conta solo la prossima gara. San Siro era fantastico”. Poi commenta il gol di Leao: “E’ stato una liberazione, avevamo già avuto parecchie occasioni. Abbiamo avuto la mentalità giusta, lavorando da squadra. Poi è chiaro che siamo verso la fine del campionato, lottiamo per un obiettivo importantissimo: c’è sempre tensione. I miei giocatori sono bravi, stanno superando step importanti, a prescindere dalla giovane età. Bisogna saper soffrire, siamo a buon punto“.
Pioli commenta anche la scelta tattica di schierare Theo Hernandez più alto in impostazione: “Loro venivano a prenderlo con Nico Gonzalez, l’obiettivo era abbassarlo. Volevamo sorprenderlo con la profondità di Theo. A me la squadra piace tanto per come sta lavorando senza palla. Lavorano tutti con grande applicazione, in questo momento può fare la differenza. Poi abbiamo le qualità in avanti per far male ed essere concreti”.
Un Pioli entusiasta commenta la mentalità dei suoi e l’ottimo lavoro da parte della società: “Credo che la nostra sia una catena di montaggio perfetta, che parte dal club. Ha sempre sostenuto i nostri dirigenti, che credono nel mio lavoro e quindi nei miei giocatori. Anche nelle difficoltà, non abbiamo smesso di crederci. E’ tutto l’insieme. Sappiamo tutti che poi nel calcio i risultati fanno la differenza, ma senti la differenza“.
Non manca uno sguardo al prossimo futuro: “Ora mancano tre partite difficilissime, non sappiamo come andrà a finire: ragioniamo una partita alla volta. Da martedì pensiamo subito alla prossima. Ci tengo a sottolineare che vinciamo le partite nel finale perché i giocatori entrano arrabbiati con la volontà di aiutare tutti fino all’ultimo secondo: è così che si diventa squadra. Il nostro percorso ci vede in continua progressione, in movimento. Credo questa squadra possa ancora crescere: per molti è la prima volta che si lotta per un obiettivo così importante. Dobbiamo fare tutto il necessario. Scudetto? Dobbiamo dimostrare di meritarlo più degli altri. Chi vincerà è perché sarà riuscito a fare qualcosa in più degli altri. Dobbiamo pensare a noi”.
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