Dopo il pareggio col Bologna, José Mourinho è una furia in conferenza stampa, e si scaglia soprattutto con il gol di Acerbi
Stavolta José Mourinho cambia e si presenta prima in conferenza stampa che davanti alle televisioni. E come al solito non è banale, ma lo 0-0 col Bologna non è il focus principale: “Partita povera. La squadra che voleva vincere non ha avuto la qualità sufficiente per vincere, la squadra che non voleva vincere ha fatto il suo. E la terza squadra non si è preoccupata della qualità dello spettacolo e ha partecipato a una partita con poca qualità”, le parole dello Special One.
Che poi reagisce alla domanda su Zaniolo centravanti invece di Abraham: “La storia è sempre la stessa. Io alleno da 22 anni, sono cambiate tante cose ma voi non cambiate mai. Dopo la partita c’è un risultato e le domande dipendono dal risultato. E l’altra cosa che non è cambiata è che 22 anni fa potevi vincere una partita con un gol in fuorigioco e anche adesso si continua a vincere con un gol in fuorigioco”. Il chiaro riferimento è alla rete di Acerbi che ha dato la vittoria ieri sera alla Lazio al 90’ contro lo Spezia, permettendo ai biancocelesti di agganciare la Roma al quinto posto. “Perché ieri – continua Mou – una squadra ha vinto con un gol in fuorigioco. E se io oggi avessi giocato con tutti quelli che hanno giocato giovedì, senza Mkhitaryan che non ci sarà forse fino alla fine della stagione, se avessi poi giocato giovedì contro una squadra che ha invece tenuto i titolari addirittura a casa (il Leicester ha cambiato 8 giocatori contro il Tottenham), la critica sarebbe stata che io non ho dato la condizione ideale ai giocatori”. E il portoghese conclude: “Questo non è cambiato. Ventidue anni fa tante volte si vinceva con un gol in fuorigioco e dopo 22 anni si continua a vincere con un gol in fuorigioco. E per me questa cosa ha qualche significato. Io capisco le domande, ma non voglio mai entrare nella profondità di quello che analizziamo. Abbiamo giocato anche con Abraham e Shomurodov e non siamo migliorati negli ultimi 30 minuti, che invece erano 15. È stata una partita globalmente povera”.
Mourinho poi viene riportato alla sua ormai famosa frase sulla prostituzione intellettuale ai tempi dell’Inter: “Se l’ho ritrovata? Oggi non la sento. Dire che oggi esiste prostituzione intellettuale della stampa sportiva italiana mi rifiuto di farlo, non lo penso. Sì, vi ho trovato migliorati, vedo una stampa migliore nella sua analisi. Non seguo tanto, ma quando mi arrivano le cose e guardo la tv, a parte qualche fenomeno, vedo una stampa critica e corretta. Non vedo più questa prostituzione intellettuale. Ma se volete nascondere che ieri una squadra ha vinto con un gol in fuorigioco nel 2022, allora questa domanda la dovete rifare”.
Infine su Zaniolo e il rapporto con gli arbitri, che all’andata avevano fatto sbottare Mourinho con un ‘fossi in lui andrei a giocare all’estero’: “L’atteggiamento di Zaniolo è cambiato, l’atteggiamento degli arbitri nei suoi confronti non è cambiato. Lui è consapevole di essere un bersaglio, non c’è niente da fare. Ed è migliorato dal punto di vista emozionale, nei cartellini, lui si è educato a se stesso”.
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