Le parole di Jurgen Klopp, tecnico del Liverpool, dopo il successo ai danni del Villarreal e la conquista della finale di Champions League
È il Liverpool la prima finalista della Champions League 2021/22. Il Villarreal ha messo in grande difficoltà l’armata rossa, tant’è che alla fine del primo tempo il risultato era tornato ad essere in perfetto equilibrio tra andata e ritorno. Ma il grande sforzo non è bastato al ‘Sottomarino Giallo’. Alla fine sono stati gli inglesi a raggiungere l’ultimo step della competizione, dove affronteranno una tra Real Madrid e Manchester City.
Nel post partita Jurgen Klopp ha commentato così il successo ottenuto: “È come la prima finale, eccezionale. Ci siamo complicati la vita da soli, ma sapevano che poteva succedere. Abbiamo preso il gol dopo 3 minuti e ovviamente era il contrario di ciò che volevamo. Però siamo rimasti in campo con una squadra e un allenatore incredibili. Ci hanno impedito di creare calcio, ma ho detto ai ragazzi all’intervallo che bastava una situazione per prendere in mano la gara. Dovevamo essere più aggressivi e guadagnare spazio. All’improvviso abbiamo cominciato a giocare tra le linee e loro sono diventati più vulnerabili”.
INTERVALLO: “È stato importante, sapevamo cosa era andato storto. Ma non c’era una situazione da mostrare per far sì che cambiassero le cose. Dovevamo solo trovare il modo di far bene le cose che sappiamo fare in campo. Era chiaro che dovevamo giocare a calcio. Bisognava accettare il fatto che se il Villarreal avesse giocato il secondo tempo come il primo, sarebbero arrivati loro in finale”.
DIAZ: “Grande impatto? Sì, ma non è questione di uomini. Non eravamo abbastanza flessibili in campo e rendevamo la vita più facile alla loro difesa. Per questo ho dovuto mischiare le carte. Poi Luis è un grande giocatore, lo conosciamo. Però non è tanto lui che è entrato ad aver cambiare le cose, ma piuttosto come abbiamo iniziato a giocare”.
PRESSING: “Rallentato nel secondo tempo? In realtà abbiamo cambiato le posizioni in campo. Non eravamo preparati ad affrontare il primo tempo, perché ci aggredivano ogni volta che prendevamo la palla. A un certo abbiamo fatto girare la palla meglio e li abbiamo tenuti più dietro. Siamo stati più compatti”.
FINALE: “A prescindere sarà una partita enorme. Non posso dire che preferisco un avversario o un altro (Real Madrid o Manchester City, ndr), perché sarà in ogni caso un partitone. Chiunque dovesse vincere avrà meritato la finale e poi li troveremo a Parigi”.
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