Gian Piero Gasperini commenta la vittoria in casa dello Spezia, ma soprattutto parla a cuore aperto del futuro lasciando aperta ogni ipotesi
Nel prepartita di Spezia-Atalanta, il dg della Dea Umberto Marino ha glissato sostanzialmente sul futuro di Gasperini. “Nulla da chiarire, siamo in grande simbiosi”, ha detto il dirigente orobico. Ieri invece un ulteriore riconoscimento in cui il tecnico è stato addirittura paragonato a Sacchi dal suo stesso direttore.
Nel postpartita del ‘Picco’, dopo il 3-1 che alimenta l’obiettivo Europa League, lo stesso Gasperini ha parlato del suo futuro, mettendosi a disposizione della società ma facendo capire che anche un divorzio non sarebbe affatto da escludere. “Io mi auguro, indipendentemente da me e dai giocatori, che l’Atalanta faccia sempre meglio e anche di più di quanto fatto in questi anni. Poi tutto va supportato dai risultati e quelli che abbiamo fatto sono stati molto belli. Rimango a Bergamo il prossimo anno? Io sono legato a questa società e questo ambiente, ho firmato un contratto a novembre. Poi le cose sono un po’ cambiate e dipenderà molto dalla società, se avrà altre idee o altri programmi”, ha detto il mister a ‘Sky Sport’.
Gasperini e l’addio all’Atalanta: il mister criptico
Gasperini continua: “Non abbiamo mai parlato, io sono sempre disponibile, ho una tale riconoscenza che sono disponibile a qualsiasi soluzione al di là dei contratti. E se resterò lo farò col massimo entusiasmo. Si aspetta anche la conclusione del campionato”. E alla domanda se in casa Atalanta c’è bisogno di un po’ di rinnovamento: “Se lo chiedi a me, per restare ad alti livelli ma anche per migliorarsi c’è bisogno di mercati dinamici, di inserire sempre più di una o due soluzioni. Il calcio si rinnova, rispetto a sei anni fa, che eravamo completamente italiani, ci siamo rivoluzionati con tanti successi. Dopo un po’ io rompo, ci può anche stare. Può essere anche questo un tema che andrà affrontato e valutato. In campo poi i risultati ci hanno sempre dato ragione”.
Insomma, tutto aperto, con l’Atalanta che in caso di divorzio dopo sei anni dovrebbe ovviamente muoversi tempestivamente. Più probabile che la dirigenza vada su un altro nome italiano in rampa di lancio, come Alessio Dionisi del Sassuolo e lo stesso Vincenzo Italiano che sta facendo benissimo alla Fiorentina. Su piazza c’è anche Gattuso, ancora libero dopo l’addio al Napoli. Ma anche Thiago Motta che sta facendo comunque un buon lavoro allo Spezia e piace a diversi club. Con una dirigenza americana, però, non si può escludere a priori neanche la soluzione straniera.