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CM.IT | Panchine in Serie A: Gasperini e Motta danno il via alle danze

Al termine della stagione potrebbe prendere il via un giro di panchine molto esteso che può comprendere allenatori come Gasperini, Thiago Motta, Tudor e non solo

Ancora 180 minuti di calcio, poi cominceranno a muoversi gli allenatori sulle panchine della Serie A. E attenzione perché il giro potrebbe essere più vasto di quanto non ci si possa aspettare. Cominciamo dicendo che ci sono tre tecnici in copertina: Dionisi del Sassuolo, Tudor del Verona e, con la salvezza, lo diventerà anche Thiago Motta che a Spezia, mantenendo la categoria avrebbe compiuto davvero qualcosa di straordinario rispetto al progetto tecnico di allestimento della squadra ligure, ampiamente tra le meno attrezzate del campionato.

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Gasperini e Thiago Motta © LaPresse

Discorso a parte lo meriterebbero Italiano e la sua clausola alla Fiorentina: i segnali che si respirano è che il tecnico resterà in viola, ma il calcio ormai ci ha insegnato a non vivere di troppe certezze. Basterà spostare una pedina per valutare gli eventuali effetti a cascata. Partiamo da Gasperini e dalle sue parole dopo la vittoria sullo Spezia: “Restare all’Atalanta? Sono pronto a parlarne anche se qui le cose sembrano un po’ cambiate. Entrare in Europa League pare diventato un mezzo fallimento”. Un avviso ai naviganti da interpretare, una panchina che farebbe gola a molti pretendenti. Nessun allarme, sia chiaro, ma situazione da tenere monitorata. A La Spezia, invece, il futuro salvo colpi di scena non sarà Thiago Motta. E si tratterà di una scelta almeno condivisa, se non a senso unico da parte del tecnico.

Attenzione a Luca Gotti outsider ora accreditato al ruolo di favorito, mentre le due soluzioni, Pirlo e Pippo Inzaghi, scivolano in posizione più arretrata anche se sempre in corsa. Per Thiago Motta la panchina dell’Atalanta potrebbe diventare un’opzione ma non l’unica, chiaramente legata al futuro di Gasperini. Anche Verona rappresenta un’ipotesi, con un occhio a quanto potrà accadere a Bologna. Il tecnico brasiliano con passaporto italiano sembra il profilo più adatto a gestire un progetto come quello del club bergamasco, che ormai sta ponendo radici piuttosto solide anche in Europa. Ricordando che l’Italia non è l’unica opzione per l’attuale allenatore dello Spezia, che ha due “case” anche nella Spagna e nella Francia (poi c’è il Portogallo dove fa base). E del filo diretto con il Psg, si è ormai detto e scritto diverse volte. Si tratta di una sorta di appuntamento con il destino che potrà scattare in qualsiasi momento.

Dallo Spezia all’Atalanta: attenzione al giro di allenatori tra Gasperini, Motta, Tudor e non solo

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Tudor e Gasperini © LaPresse

Tudor e Dionisi sono i due volti nuovi di questo campionato, entrambi con un futuro tutto da valutare. Bergamo potrebbe riguardare anche loro. Il croato a Verona ha fatto un lavoro straordinario ereditando una situazione molto complessa e risollevando la squadra oltre a valorizzare i giocatori. Il suo destino sembra legato a quello del ds D’Amico, l’estate che viene potrebbe già vederlo protagonista nel giro di panchine. E così Dionisi, che si è inserito sulla scia di un lavoro importante fatto dal club neroverde ormai da diversi anni. Lui però era all’esordio e ha confermato le qualità che spinto l’ad Carnevali a puntare su di lui dopo il lavoro svolto ad Empoli. Manca Juric, che traccia un bilancio abbastanza positivo a Torino ed è uno di quegli allenatori che da qualche stagione finisce sulla bocca di chi vuole cambiare per garantirsi professionalità, lavoro e risultati.

Insomma, il valzer delle panchine deve ancora cominciare ma offre già una serie di spunti importanti per provare a definire la nuova geografia tecnica della Serie 2022-2023. E davanti a noi abbiamo una situazione fluttuante, in grado di cambiare ancora da qui al prossimo mese.

Giorgio Alesse

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