Ivanskij, CEO di Instatscout: “Non siamo una compagnia russa, ma globale. Griezmann e Varane controllano sempre i loro dati”
Alexander Ivanskij, CEO di Instatscout, è intervenuto alla CMIT TV per raccontare la piattaforma leader nell’erogazione di video-analisi e di elaborazione dei big data, andando verso anche progetti che riguardano non solo più gli addetti ai lavori ma tutti i tifosi.
“Instatscout – ci spiega – è una piattaforma che tutti i club del mondo usano: all’interno della piattaforma si può osservare ogni video di ogni calciatore professionista e cercare ogni singolo evento di ogni singola gara. Si può monitorare ogni passaggio, ogni, errore, ogni azione che porta ad un gol ma anche ogni calcio d’angolo e come viene battuto. E’ uno strumento perfetto per la video-analisi e per lo scouting. 17 anni fa, da giornalista sportivo, collezionavo oggetti per l’analisi ed ho sentito il bisogno di andare oltre.
Questo il motivo per cui, da giornalista, collezionando dati ho sviluppato Instat Index, una raccolta di big data, calcolando ogni livello per ogni caratteristica. Perché questo è importante: perché gli allenatori non avevano questo tipo di strumenti, quando sei su una panchina non puoi osservare ogni aspetto. Dopo la gara puoi vedere il video: ma, non puoi sezionare ogni secondo, impossibile per la mente umana. Ad esempio, non puoi constatare quanti contrasti o quanti dribbling o dove sono stati fatti per ogni calciatori: ecco a cosa serve l’Instat Index. Si può valutare ogni calciatore dove rende di più: ad esempio le percentuali di contrasti difensivi di un centrocampista. Questa è l’importanza dei big data: aiutare a capire il gioco”
“Non solo i club di Serie A sono nostri clienti: Serie B, C, D ed anche il calcio a 5 ed il basket – spiega Ivanskij. Ci sono anche tantissimi calciatori, alcuni di straordinaria caratura internazionale come Griezmann o Varane che ci mandano anche messaggi per comprendere al meglio il valore dei dati: ad esempio sul valore dei contrasti vinti o persi. Siamo costretti a dirgli che è la macchina a selezionare e la macchina non sbaglia nel valutare un contrasto vinto o perso”. Ivanskij è nato in Russia, come Instatscout. “Oggi, però, siamo una compagnia globale, con collaboratori in tutto il mondo: non possiamo assolutamente definirci una compagnia russa. Io sono nato in Russia, ma vivo in America da tempo. Siamo una compagnia con base in Irlanda ed è una compagnia globale con collaboratori in tutto il mondo. Tutte le compagnie globali sono semplicemente mondiali e null’altro”
Poi, c’è un grande progetto: la Instat TV. “Vogliamo offrire Instatscout, ma ai tifosi: ecco perché nasce Instat TV. Dopo 17 di lavoro con clubs e professionisti, vogliamo avere il piacere di rivolgerci ai fan, di diventare un nuovo broadcaster per i fruitori ultimi e veri del calcio. Intsta TV regalerà un’esperienza unica di visione. Si potrà guardare la partita in diretta e dopo la gara non ci saranno contenuti come le altre piattaforme OTT. Dopo che sarà stata vista la partita, ci saranno decine e decine di clip su ogni calciatore, su ogni evento della gara. Sarà la migliore esperienza di visione. Stiamo già lavorando su Primavera 3 e 4 con questo meccanismo e faremo lo stesso con il futsal. Ci rivolgeremo anche a Serie C e Serie D e regaleremo la miglior esperienza possibile ai tifosi”
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