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Juventus-Inter, Allegri annuncia tre titolari in conferenza: “Dybala gioca”

Juventus-Inter è sempre più vicina e Massimiliano Allegri presenta la super sfida in conferenza stampa. Ecco le parole dell’allenatore prima della finale di Coppa Italia

Juventus e Inter non hanno alcuna intenzione di fermarsi, non ora che le due squadre sono arrivate al momento decisivo di un’intera annata.

Allegri in conferenza stampa

Massimiliano Allegri vuol dare un senso a una stagione che ha visto svanire molto presto il sogno Champions League e anche Supercoppa prima e scudetto poi. Domani i bianconeri vogliono superare i rivali di sempre e assicurarsi la Coppa Italia. Nel tardo pomeriggio di oggi, il tecnico ex Milan e Cagliari parla in conferenza stampa. Calciomercato.it la seguirà in diretta.

Inizia la conferenza: “Domani è una bellissima serata, il derby d’Italia, contro una squadra difficile da affrontare, ma nelle ultime occasioni abbiamo sempre fatto buone partite. Magari si sblocca dopo due minuti e diventare un’altra partita. L’importante è giocare con lucidità e portare a casa la Coppa”.

Sui dubbi di formazione: “Qualcuno ce l’ho. Perin e Chiellini giocano sicuro, gli altri vediamo”. Una Coppa che vale una stagione: “Quando fai una finale, è normale che abbia un’importanza grossa. Domani dobbiamo cercare di vincerla. Difesa a tre? Vediamo. Possiamo giocare a tre o a quattro e cambiare a gara in corso. Sulla valutazione della stagione, posso dire che la squadra ha iniziato male, poi abbiamo fatto una rincorsa e abbiamo raggiunto un risultato importante, come è importante giocare tutti gli anni la Champions e per la Juve anche vincere. A fine anno cercheremo di migliorare le cose a 360 gradi per poi ripartire, avvantaggiati dopo un anno insieme. Se domani vinciamo, qualcuno di voi dirà che la stagione va bene, altrimenti diranno che è disastrosa. Sono valutazioni nostre: normale che vincere sarebbe una grandissima cosa, ma poi essere competitivi l’anno prossimo ai blocchi di partenza è la cosa più importante”.

Poi continua: “Alla fine conta vincere, venite a quello che dico io. Basta essere chiari“. Si esprime anche su cosa non è andato: “La perdita di Ronaldo a tre giornate dalla fine del mercato non è stata semplice. Io devo conoscere la squadra, abbiamo perso Chiesa. Intanto, dico che domani li ho convocati tutti, anche Chiesa e McKennie. Comunque abbiamo avuto delle difficoltà, poi il fatto di spingere sull’acceleratore. Poi ero sereno che una volta passato il turno di Champions avremmo iniziato a crescere. La società ci ha dato Vlahovic, poi la rincorsa è terminata perdendo in casa contro l’Inter. Domani è una finale, per essere qui bisogna arrivarci come tutti le finali. Si è creata una conoscenza tra me e i giocatori e la società. Di questo sono contento e sono sereno che l’anno prossimo avremmo possibilità di lottare per lo scudetto, la Champions… Arrivare a marzo nelle migliori condizioni. Ora abbiamo la Coppa Italia: sarebbe carino portare a casa questo trofeo“.

In Juventus-Inter conta anche la scaramanzia e Allegri ha più volte toccato il nastro verde della Coppa Italia durante la conferenza: “In realtà, volevo solo mettere in ordine. Cerco di contornarmi di persone che mi diano positività, non sono scaramantico, ma quello sì. Le persone tristi mi danno fastidio“. Allegri sulla formazione: “Dybala gioca? Sì, gioca. L’allenatore più bravo del calcio italiano? Per me sono quelli che vincono. Ancelotti, a cui devo fare i complimenti, Capello, Lippi, Trapattoni, Sacchi che hanno fatto la storia del calcio italiano. Carlo due anni fa, dopo le esperienze di Everton e Napoli, è stato dato come bollito. In Italia ci sono tanti buoni allenatori giovani che possono avere la possibilità di allenare una grande squadra, ma non è uguale allenare una big e per vincere. Ci sono delle sfaccettature, delle categorie e lì o ce l’hai o non ce l’hai. Non c’è solo la parte tattica. Poi quelli che vincono sono i più bravi e questo è sicuro”.

Non manca una domanda su Vlahovic: “Spero che domani faccia due gol. Vlahovic sta facendo bene, lui è sereno. A volte chiede troppo a se stesso ma è una questione caratteriale, è uno che non vuole mai perdere. Ha dimostrato di essere da Juventus sia mentalmente che tecnicamente. Il numero di gol che sta facendo è buono, poi è difficile fare un gol a partita in Italia. Sono tre partite che non segna, ma è capitato anche a Ronaldo. Poi se ha la faccia arrabbiata ci sta. Vuol migliorare e lo dimostra tutti i giorni, sono contento di quello che sta facendo Dusan“. Miretti e le possibilità di giocare: “Ho portato, oltre a Miretti, anche Nicolussi e sono contento dato che aveva un infortunio da cui non riusciva a uscire”.

 

Alessandro Basta

Calabrese, anzi cosentino. Classe ‘95, agosto per la precisione. Giornalista per Calciomercato.it, ma anche studente di medicina. Mi piacciono i trasferimenti, le clausole, i contratti, e le storie, i racconti. Tutto sul calcio, rigorosamente.

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