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PAGELLE e TABELLINO di Juve-Inter 2-4 d.t.s. | Perisic divino, de Ligt sciagurato

Le pagelle del derby d’Italia tra Juventus e Inter valevole per la finale di Coppa Italia

L’Inter vince la Coppa Italia battendo la Juventus ai supplementari per 4-2. Super Perisic, serata nerissima per de Ligt. Ecco le pagelle del derby d’Italia.

Ivan Perisic, doppietta in Juve-Inter ©LaPresse

JUVENTUS 

Perin 6 – Un po’ coperto sul gol di Barella, resta immobile. Nel secondo tempo risponde presente sulle conclusioni velenose di Darmian e Dimarco. Può fare poco sulle altre reti nerazzurre.

Danilo 5 – Parte male e finisce peggio con l’infortunio che lo costringe ad alzare bandiera bianca senza finire neanche il primo tempo. Non è al meglio fisicamente, va in difficoltà nel fronteggiare Perisic (41’ Morata 6,5 – Entra col piglio giusto e si conferma l’uomo in più nelle finali di Coppa Italia. L’aveva decisa nel 2015 col Milan ma stavolta non basta per abbattere l’Inter.

De Ligt 4 – Praticamente perfetto su Lautaro Martinez fino al contatto d rigore che costa alla Juve il 2-2 dell’Inter. Distrazione che ridà vita ai nerazzurri nel momento più complicato per la squadra di Inzaghi. Fa peggio sul connazionale de Vrij: stavolta fallo netto e altro penalty. Una sciagura.

Chiellini 7 – Partita speciale per lui che tra poche settimane darà l’addio alla Juventus. Partita da vero capitano, sempre a ringhiare e a guidare i compagni. Da uno dei tanti anticipi nasce la prima palla gol per Vlahovic. Esce lui e la squadra di Allegri perde certezze. (84’ Arthur 5 – Sempre più involuto. Troppo compassato in regia, non velocizza la manovra).

Alex Sandro 6 – Qualche buona lettura difensiva, macchiate però da amnesie che mettono i brividi ai tifosi bianconeri. Prende coraggio dopo l’intervallo, come tutta la Juve: propizia l’1-1 di Morata che scuote i bianconeri (91’ Pellegrini 5 – Combina poco o nulla sul binario mancino).

Cuadrado 5 – Lascia (colpevolmente) troppo campo a Barella sul vantaggio interista. Non è il solito pendolino e fatica ad accendersi. Le cose migliori arrivano quando scala terzino dopo l’infortunio di Danilo, poi crolla anche lui nei supplementari sotto i colpi di Perisic.

Zakaria 5,5 – Macchinoso e impalpabile, i diretti avversari gli fanno girare la testa in mediana nel primo tempo. Dà maggiore solidità quando la Juve cambia marcia (67’ Locatelli 5 – Torna in campo dopo cinque settimane ai box: è indietro di condizione e si vede).

Rabiot 5,5 – Barella a centrocampo vince il duello nel primo tempo. Dimostra più lucidità nella ripresa, quando prende sempre più campo con il passare dei minuti. Anche lui senza più energie nell’extra-time.

Bernardeschi 6 – Parte a sinistra per poi passare a destra, senza demeritare. Non fa cose eclatanti ma mette in apprensione la retroguardia nerazzurra. Allegri lo toglie troppo presto dalla contesa (67’ Bonucci 4,5 – Il rigore non è solare ma la combina grossa in partecipazione con de Ligt. La difesa barcolla con il suo ingresso in campo).

Dybala 6 – Si accende a tratti ma quando lo fa cambia il volto della Juve. Nel primo tempo ha la palla buona però pecca di cinismo, nella seconda parte lancia alla perfezione Vlahovic sulla rete del vantaggio. Era l’uomo più atteso: chiude il matrimonio con la ‘Vecchia Signora’ tra i cori dei tifosi juventini all’Olimpico ma senza l’ultimo trofeo (99’ Kean 5 – La vede poco e non incide).

Vlahovic 6,5 – Si sbatte e cerca con insistenza lo spiraglio per far male. Lo trova nel primo tempo ma Handanovic risponde da campione. E’ testardo e non si arrende: al secondo tempo tentativo fa centro, rimediando con freddezza al precedente errore. Torna ad esultare e a gioire: gol pesantissimo fino al 2-2 di Calhanoglu, che però non basta per portare a casa il primo trofeo in maglia bianconera.

Allegri 4,5 – La Juventus reagisce nel migliore dei modi allo svantaggio, ribaltando il risultato con un’ottima prima parte di ripresa. Non convince però sul più bello il cambio di modulo con l’ingresso di Bonucci e i bianconeri crollano nei supplementari. Juve senza trofei dopo undici anni e le colpe sono anche le sue in panchina. Annata da dimenticare, servirà ben altro la prossima stagione. Nervosissimo: perde la testa e viene espulso da Valeri.

INTER 

Handanovic 5,5 – La parata nel primo tempo sul tiro di Vlahovic vale quasi quanto il gol di Barella. Sul pari juventino la leggera deviazione di Morata lo inganna, ma lui si era già buttato in maniera goffa. Il tiro di Alex Sandro era tutt’altro che imparabile.

D’Ambrosio 6,5 – Il mestiere lo conosce bene e lo svolge alla perfezione fino a quando l’Inter si disunisce perdendo le misure. (Dal 62′ Dimarco 6,5 – Spinge con decisione creando un bell’asse con Perisic. Dal 115′ Bastoni sv)

De Vrij 7 – Nell’uno contro uno con Vlahovic è pressoché perfetto. Poi il serbo è il protagonista del 2-1 bianconero, ma l’olandese non ha colpe.

Skriniar 7 – A sinistra è limitato, ma anche lui come de Vrij nell’uno contro uno è difficilmente superabile

Darmian 6 – Prestazione senza lasciare il segno, sia in positivo che in negativo. Bada alla sostanza e a dare supporto a D’Ambrosio. (Dal 62′ Dumfries 7 – Entra con voglia di far male alla Juve. Attacca senza sosta buttandosi spesso dentro l’area, una minaccia per i bianconeri).

Barella 7,5 – Con un destro a giro all’angolino sblocca la partita. Uomo ovunque, a centrocampo l’unico ad avere un certo peso e lucidità per tutta la partita.

Brozovic 7 – Dominatore incontrastato della mediana nel primo tempo, con Dybala che non riesce a tenerlo. Nella ripresa viene travolto dalla ferocia della Juve e si innervosisce, senza però perdere del tutto la testa. Anzi nel finale arpiona un pallone importante a Dybala.

Calhanoglu 6,5 – Impreciso e poco cattivo, dal dischetto è però implacabile. Rigore perfetto, rigore pesantissimo. (Dal 90′ Vidal 6,5 – Esperienza al servizio della squadra nel momento chiave della partita)

Perisic 9 – Quando punta è imprendibile. Tanti cross importanti e una super sponda per Lautaro nell’azione del rigore. A proposito di rigore, trasforma con freddezza quello 2-3 e poi con un gol pazzesco chiude la partita. Straordinario.

Dzeko 5 – Ci prova, ma non la prende mai. Sempre in ritardo, i 36 anni tutti in evidenza. (Dal 62′ Correa 6,5 – Non fa niente di straordinario, ma l’impatto sul match è finalmente quello giusto)

Lautaro 6 – Non tanto meglio di Dzeko, ma rispetto al bosniaco molta più presenza in area di rigore. E il fallo ‘conquistato’ è una conferma. Esce imbufalito con Inzaghi. (Dal 90′ Sanchez 6 – Non trova il gol come in Supercoppa, ma il suo apporto è comunque prezioso)

Inzaghi 8 – Non conquisterà lo scudetto a meno di sorprese, ma intanto i trofei con l’Inter sono già due (ed entrambi ottenuti battendo la Juve, sempre ai supplementari). La sua Inter non molla mai, ha cuore ma anche testa e si prende con merito la Coppa Italia ribaltando – grazie soprattutto ai suoi big – una partita che sembrava persa. Discutibili i cambi di Lautaro e Calhanoglu in ottica rigori, ma alla fine ha avuto straragione lui.

Arbitro Valeri 5 – Non ha in pugno la gara e si vede già nella prima parte. Primo rigore generoso per l’Inter, sul secondo viene salvato dal VAR. Non all’altezza nella finalissima dell’Olimpico.

TABELLINO

JUVE-INTER 2-4 d.t.s.
6′ Barella, 49′ Alex Sandro, 52′ Vlahovic, 79′ rig.Calhanoglu, 98′ rig. e 102′ Perisic

JUVENTUS (4-2-3-1): Perin; Danilo (40′ Morata), de Ligt, Chiellini (83′ Arthur), Alex Sandro (91′ Pellegrini); Zakaria (66′ Locatelli), Rabiot; Cuadrado, Dybala (99′ Kean), Bernardeschi (66′ Bonucci); Vlahovic. All.: Allegri

INTER (3-5-2): Handanovic; D’Ambrosio (62′ Dimarco; 115′ Bastoni sv), de Vrij, Skriniar; Darmian (62′ Dumfries), Barella, Brozovic, Calhanoglu (90′ Vidal), Perisic; Dzeko (62′ Correa), Lautaro (90′ Sanchez). All.: S.Inzaghi
ARBITRO: Valeri di Roma 2
INTER (3-5-2): Handanovic; D’Ambrosio, de Vrij, Skriniar; Darmian, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Dzeko, Lautaro. All.: S.Inzaghi
ARBITRO: Valeri di Roma 2

VAR: Di Paolo
AMMONITI: Brozovic, Allegri, Farris, Locatelli, Vidal
ESPULSI: Allegri
NOTE: 2′ recupero pt; 3′ st; 2′ st tempo supplementare. Spettatori 67.944

Raffaele Amato and Giorgio Musso

Formiano classe '87, sport e giornalismo le mie passioni. "E' sempre calciomercato"

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