La Juventus rifletterà a fondo dopo i risultati deludenti dell’ultima stagione
La sconfitta di ieri sera in Coppa Italia contro l’Inter ha messo in evidenza tutte le difficoltà vissute dalla Juventus negli ultimi due anni. Il club bianconero sperava di poter risolvere diversi nodi emersi sotto la gestione Pirlo con il ritorno di Massimiliano Allegri in panchina, ma evidentemente qualcosa dev’essere andato storto.
La Juventus è comunque ferma sulla scelta presa un anno fa e andrà avanti in panchina ancora con Allegri. La vera rivoluzione dovrà essere fatta soprattutto sul mercato, con scelte forti nei vari reparti. Sebbene la prestazione negativa di ieri, però, la leadership de de Ligt non verrà messa in discussione, come spiegato da Alberto Mauro di ‘juventusnews24.com’ in diretta sulla CMIT TV: “In questo momento secondo me de Ligt è ancora un gradino dietro un Giorgio Chiellini, un giocatore con esperienza e che ha trascinato. Paga il fatto che sia ancora giovane, ma di fatto non ha ancora l’esperienza dei Bonucci e dei Chiellini. E’ un po’ troppo irruento, questa è un po’ la caratteristica. Il primo anno con Sarri prendeva sempre la palla di mano. Chiellini è molto ruvido, però in area riesce a frenarsi un po’. Detto questo, con un investimento del genere, la Juventus deve far giocare de Ligt. Trovo che ci sia una logica, ne vedo meno in giocatori come Arthur o altri”.
Il giornalista ha affrontato anche il tema Conte e le voci sul ritorno alla Juve: “Questa è una suggestione che si fanno molti tifosi, dopo quella separazione a molti tifosi piacerebbe molto riavere Conte. Conoscendolo, secondo me, nella stagione dell’Inter ad esempio ci sarebbero stati meno passaggi a vuoto. C’è anche da dire che il leccese non dura troppi anni, porta un pochino tutti all’esasperazione, però sono convinto che forse l’Inter in Serie A avrebbe avuto qualche punto in più. Sulla Juventus, probabilmente Allegri non è l’uomo giusto, ma è difficile ragionare a un futuro senza di lui dal punto di vista finanziario. Al netto di catastrofi sportive sono convinto che Allegri resterà nei prossimi tre anni, ma forse non era l’uomo adatto. Con Pirlo, magari, si sarebbe potuto fare qualcosa di diverso paradossalmente”.
Questo invece il bilancio annuale su Allegri: “Ha fatto molta fatica, inizialmente con la situazione dei cinque cambi che secondo me non aveva studiato molto, poi si è ripreso fino alla sconfitta contro l’Inter in Serie A. Se nel quinquennio era quello che decideva le partite dalla panchina, in quest’annata molte sue scelte hanno pagato in negativo. L’emblema è quello di inserire Bonucci ad un certo punto della partita abbassando completamente il baricentro”.
Calciomercato Juve, Mauro: “Milinkovic-Savic non basterà”
Secondo Alberto Mauro la Juventus interverrà pesantemente su un reparto in difficoltà: “In questo momento il centrocampo della Juventus è composto da ogni giocatore che farebbe panchina ai bianconeri del quinquennio, un motivo ci sarà”.
CHE COSA SERVE PER IL FUTURO – “Vlahovic ha dimostrato che non basta solo lui. Cosa ti insegni il caso Vlahovic? Non è detto che si vinca lo scudetto se dovesse arrivare un Milinkovic-Savic. Secondo me serve ripartire da un mercato intelligente, oculato, di investimenti. Negli ultimi tre anni il mercato della Juve è stato in entrata di minor qualità rispetto a quello in uscita. Ora Allegri si ritrova con una rosa poco amalgamata, secondo me quest’estate bisogna fare un lavoro grosso. Ovviamente serve un grande nome, però bisognerebbe davvero ragionare in prospettiva, cercare di prendere una scommessa che sia vincente. Fare un mercato diverso per tornare a quei mercati nei quali si prendevano i Pirlo, i Vidal. Non per dire deve tornare Marotta, ma servirebbe. Carnevali? Potrebbe essere un buon nome. Cherubini è un bravo dirigente di campo, forse servirebbe qualcuno che lo affianchi. Magari è necessario un punto di raccordo, Carnevali sarebbe perfetto”.
SARRI E PIRLO – “Secondo me l’errore a monte della Juventus è stato Sarri, quanto perché era l’uomo più lontano possibile dalla Juventus. C’erano delle dinamiche che non potevano permettere di proseguire il rapporto lavorativo, lo ha detto lo stesso tecnico. L’idea Pirlo è stata molto coraggiosa, ma poteva avere senso soprattutto a fine ciclo, è vero che non ha esperienza, ma quest’anno i suoi risultati potrebbero essere visti sotto un’altra luce. Da un allenatore alla prima esperienza te lo aspetti, ma da un Allegri un’annata così non se l’aspettava nessuno, in primis lo stesso Allegri”.