Conferme sul futuro di Sartori e D’Amico: il primo è atteso a Bologna, il secondo è in parola con l’Atalanta
La mappa dei direttori sportivi comincia a sistemare qualche tassello e uno dei mercati annunciati, quello dei dirigenti, è praticamente partito ma è allo stesso modo pronto a riservare ancora tante sorprese perché sono molte le posizioni in bilico. Intanto Giovanni Sartori è atteso a Bologna, dove la sua candidatura da qualche settimana aveva scalzato quella di Guido Angelozzi che al momento (sottolineato tre volte) rimane a Frosinone.
Si libera una casella a Bergamo e la occupa Tony D’Amico dopo l’ottimo lavoro fatto a Verona, una delle squadre rivelazione di questa stagione, quanto il Sassuolo se non di più, considerati i valori tecnici di partenza: attenzione, in questo caso, a quello che potrà accadere in panchina, perché se Gasperini dovesse chiudere il suo ciclo all’Atalanta Igor Tudor potrebbe raggiungere il dirigente con cui sta lavorando per gli ultimi giorni in Veneto. E il tecnico croato è inevitabilmente l’altro tassello importante del progetto messo in piedi dal club gialloblù.
Da Petrachi a Giuntoli e Bigon, tutto sul valzer dei ds
Per Verona le candidature sono tante, da Marroccu a Petrachi: il dirigente salentino cerca squadra da quando ha interrotto il suo rapporto con la Roma e affrontato anche la questione legalmente. Petrachi è libero e quindi sicuramente quello con cui sarebbe più immediato iniziare un percorso. Ma ribolle anche Napoli e bisogna capire cosa farà Giuntoli, legato al Napoli da un contratto lungo e molto pesante.
Riccardo Bigon, in uscita da Bologna, piace al Genoa: è una ipotesi, non l’unica. C’è stato anche chi, con Giuntoli in uscita, ha provato a rivederlo a Napoli. Da esaminare anche la posizione di Pasquale Foggia che potrebbe non restare a Benevento: il suo nome negli ultimi mesi è stato in più occasioni associato alla Lazio di cui è stato giocatore. Tra i nomi pronti a tornare in rampa di lancio, all’interno di questo dedalo di ipotesi, c’è quello di Mauro Meluso che da un anno aveva rescisso il suo contratto con lo Spezia dopo una storica salvezza in A e i quarti di finale di Coppa Italia.
Insomma, il giro è partito ma perché si completi serviranno ancora altri elementi, non ultimo il quadro delle squadre promosse dalla B che potrebbe decidere riassetti a vario titolo. Da qui a un mese il quadro dovrà necessariamente completarsi, perché poi le squadre vanno allestite e i programmi portarti a termine.