Il calciatore è pronto a lasciare Torino. L’annuncio dell’allenatore non lascia alcun dubbio. Inter e Juventus alla finestra ma attenzione al Psg
Sarà un’estate calda anche per il Torino di Urbano Cairo. I granata sono stati protagonisti di una stagione positiva che verrà chiusa a metà classifica. Sono tanti i calciatori che grazie al lavoro di Ivan Juric sono cresciuti parecchio, diventando oggetto di mercato.
Lo è diventato sicuramente Bremer. Il nome del centrale brasiliano è finito sul taccuino di tutte le big di Serie A e stranieri. Ci hanno pensato Milan e Napoli ma soprattutto Juventus e Inter. L’insidia straniera però è davvero importante: il Tottenham lo ha seguito così come il Bayern Monaco ma ora è il Psg a voler far sul serio.
L’addio in estate è certo e la conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, arriva direttamente dal tecnico del Torino, intervenuto in conferenze stampa alla vigilia del match contro la Roma che chiuderà il campionato: “Credo che Bremer andrà via – riporta Sportmediaset -. Mandragora e Pobega sono in prestito e dobbiamo vedere, se si vuole Praet bisogna pagare 15 milioni ed è inevitabile che ci siano problematiche: questa, però, può anche essere una grande occasione per la società”.
Calciomercato Torino, da Belotti a Brekalo: parla Juric
Capitolo a parte merita Andrea Belotti, che ha un contratto in scadenza il prossimo 30 giugno. Sembrava destinato a dire addio ma alla fine potrebbe rimaner a giocare con il Torino: “Abbiamo fatto le cose giuste – ha proseguito Juric -, anche proponendo qualcosa di buono, e adesso ci risponde dopo la Roma. Poi il discorso sarà chiuso. Brekalo? Lo so da due mesi che non sarebbe rimasto, perché vorrebbe fare un’altra esperienza. Gli devo solamente dire grazie, perché ha lavorato da professionista
Il discorso calciomercato è chiuso da Juric parlando proprio del suo futuro. Il tecnico ha fatto bene e appare ovvia la sua riconferma: “Se mi rivedrete il primo di luglio? Penso di sì, poi dipende da quello che vuole fare la società. Quest’anno è servito ed è andato alla grande. Comunque questa piazza ha bisogno di passi in avanti e di crescere, che è difficilissimo. Molto dipende da quello che ha nella testa la società”.