Tra meno di una settimana la Roma si giocherà la finalissima di Conference League a Tirana
Si sta avvicinando la data che tutti i tifosi della Roma hanno cerchiato in rosso e che potrebbe riconsegnare ai tifosi giallorossi un trofeo molto importante. Il prossimo 25 maggio, infatti, la squadra di José Mourinho si giocherà nella finalissima di Tirana la Conference League in gara secca contro il Feyenoord.
Di questo e tanto altro abbiamo parlato nella diretta sulla CMIT TV di questo pomeriggio con l’esperto difensore del Cittadella, Romano Perticone. Iniziando dal momento che sta vivendo il calcio italiano nella gestione dei giovani: “Da noi c’è questa pressione eccessiva che ci impone di arrivare al risultato nel più breve tempo possibile. Questo ci porta a fare scelte che evitano una programmazione, mentre in altri paesi hanno fatto ragionamenti differenti e poi hanno raccolto i frutti. Poi ci sono meno ragazzi che giocano a calcio, si sta crescendo in altri modi e con altri strumenti”.
Per il centrale cresciuto nelle giovanili del Milan, inevitabile il passaggio sulla lotta scudetto con l’Inter: “Manca una partita, sappiamo tutti quali sono le possibilità. Il Milan gioca una partita difficilissima dal punto di vista mentale, ma ha dimostrato spesso di avere i nervi saldi. Dovrà essere bravo a gestire dal punto di vista mentale una partita che tanti danno per scontata, ma che scontata non è. Ad esempio andiamo a vedere come è riuscita a ripartire dopo il derby perso in Coppa Italia, questa è una grande capacità mentale”.
Tra le maglie vestite nel corso della sua carriera, c’è anche quella di una Salernitana in piena lotta per non retrocedere: “Salvezza? Glielo auguro, non solo per la piazza, ma soprattutto per quello che stanno facendo. E’ una favola, un riscatto, il fatto che a guidare la squadra sia Nicola che ha già vissuto un precedente di questo tipo, tutto ciò fa entusiasmare. Diventerebbe un’impresa scritta sulla pietra”.
Di calciomercato, Milan, finale della Roma in Conference League, playoff di Serie B e non solo, abbiamo poi parlato in diretta con Perticone.
PARAMETRI ZERO – “Un giocatore da prendere? Dev’essere funzionale, se ne prendi uno è perché ne hai bisogno, questo è quello che bisognerebbe fare sempre. Altrimenti finisce come il Psg che ha messo dentro tanti campioni. Il Milan invece ha preso giocatori funzionali, così i giocatori emergono ed è lì che sta la competenza. Se prendo Dybala e so che sarà funzionale al mio progetto, allora è un gran colpo. Perisic? E’ un giocatore clamoroso”.
PLAYOFF SERIE B – “Sto guardando il giusto, perché un po’ soffro a guardare certe partite che avrei voluto giocare io. Ma ho visto alcune partite con squadre un po’ nervose. Non posso dare un giudizio, adesso sono squadre che più o meno si equiparano. Il Monza è andato a vincere a Brescia ed è una vittoria che dà tanta consapevolezza, quindi parte con un piede avanti rispetto agli altri. Playout? Li ho giocati e li ho persi, sono partite ancora più delicate. Io ho perso e non ho dormito per diverse notti”.
MILAN – “A me piace pensare che ognuno ottiene ciò che si merita, per adesso lo sta vincendo Pioli. Ma chi vincerà se lo sarà meritato, in ogni caso le due squadre hanno fatto un’ottima stagione. Durante il campionato si crea un entusiasmo particolare, ma anche in B e in C a volte hanno vinto squadre che non erano favorite. Il Milan ha creato una squadra di calcio e non era semplice, ha gestito tutti gli aspetti in maniera ottimale. I dirigenti sono stati intelligenti con Ibrahimovic, inserire una figura carismatica ha allineato tutti verso lo stesso obiettivo costringendo tutti a dare il 100%. Avere un leader del genere nello spogliatoio è rarissimo. Al di là del giocare o meno, Ibrahimovic alza il livello della squadra”.
INTER – “C’è sempre stata rivalità anche da ragazzini, quando diventi calciatore cambi un po’ la visione invece, e sei più legato a delle figure che al tifo. In base alle esperienze e alle persone che hai conosciuto indirizzi le tue simpatie”.
ALLEGRI – “Se merita l’esonero? Negli ultimi anni la Juve è stata in difficoltà perché ha fatto delle scelte e poi è tornata sui suoi passi. Aveva scelto un allenatore come Sarri che ho avuto e che reputo eccezionale, ma non è riuscito ad inserirsi. Poi Pirlo, se si fanno scelte di questo tipo devi dare l’opportunità di portare avanti il cambiamento e non gli sono stati concessi errori. Ad Allegri invece vengono concessi, ma va anche detto che si è meritato la fiducia con le vittorie”.
MOURINHO – “Ha un vantaggio rispetto a molti, lui anticipa e gli altri seguono, riesce a portare tutto a suo vantaggio. Ma lui non parla e basta, lo dimostra in campo. Già all’Inter aveva alzato tanto l’asticella e se le cose non fossero andate bene si sarebbe preso tutto il carico. Stessa cosa alla Roma, è stato leader totale ed ha portato la piazza dalla sua parte. La Conference ha un valore grande per la Roma, è una coppa europea. Perché poi quando fai brutte figure in Europa sono tutti pronti a puntare il dito. La verità è che tutti vogliono vincere in Europa perché dà tanto prestigio”.
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