Carlo Festa, giornalista de ‘Il Sole 24 Ore’, ha parlato alla CMIT TV della questione Milan e del possibile cambio di proprietà
Lo scudetto da una parte, la questione societaria dall’altra. Giorni importanti in casa Milan con la squadra di Pioli che domenica si giocherà il tricolore e le trattative per il cambio di proprietà che sono nel vivo.
Per parlarne alla CMIT TV è intervenuto il giornalista de ‘Il Sole 24 Ore’ Carlo Festa per fare il punto sulla trattativa per l’ingresso di una nuova proprietà del club: “Sono stati fatti dei progressi nelle trattative con Red Bird. Quali? E’ stato trovato un accordo preliminare sulla base di una valutazione del Milan di 1,3 miliardi di euro. Trattative accelerate anche perché l’altro competitor, InvestCorp, ha deciso di abbandonare la negoziazione per una serie di problematiche inerenti a delle somme che devono essere pagate successivamente all’accordo in base alle performance. L’offerta di Red Bird ha quindi preso piede, è stato firmato un preliminare e vediamo se, entro i prossimi 10 giorni, ci sarà l’annuncio di un passaggio di proprietà con Elliott che dovrebbe restare in minoranza”.
PERMANENZA ELLIOTT – “Non c’è alcun riscontro che nel Milan ci possa essere un cambiamento manageriale, con nessun potenziale acquirente in quanto la squadra dei manager sportivi e gestionali ha finora fatto un buon lavoro. Magari cambierà il presidente perché credo che Scaroni sarà in scadenza di mandato con una nuova proprietà. Quello che posso dire ai tifosi è la mia impressione”.
Carlo Festa ha continuato la sua disamina, ipotizzando quali potranno essere le novità nella gestione del Milan con l’eventuale ingresso di Red Bird: “Red Bird andrà ad inserirsi come ulteriore proprietà americana nel calcio europeo. E’ stato fatto complessivamente un lavoro abbastanza buono in Europa, mentre in Italia un po’ meno finora. Quello che probabilmente si potrebbe vedere è una proprietà americana molto attenta alla gestione, attenzione ai costi, ma non credo come con Elliot, potranno essere fatti investimenti più importanti. Non sarà invece un Milan che butterà i soldi dalla finestra come fanno alcune società gestite da fondi sovrani. Probabilmente dovremmo vedere un investitore americano con la stessa filosofia che stiamo vedendo alla Roma oppure nei grandi club inglesi. Il Milan potrebbe essere a metà fra queste cose. Accrescimento dei risultati, progetto stadio e miglioramento del gruppo a livello sportivo. E’ una direzione credo abbastanza positiva per i tifosi”.
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