L’ultima partita di campionato di Spezia e Napoli si sta trasformando in un brutto spot per il calcio italiano: l’arbitro Marchetti costretto a interrompere la partita
In un’ultima giornata di campionato al ‘Picco’ che era cominciata come una festa, anche per celebrare i rispettivi obiettivi raggiunti tra salvezza e Champions League. Nel prepartita anche i premi per Daniele Verde e Martin Erlic, poi nei primissimi minuti la rete di Politano e intorno al 13′ il caos sugli spalti. Tra le due tifoserie comincia il lancio di fumogeni, che poi sfocia nel lancio di vari oggetti.
I disordini crescono, l’arbitro Marchetti non può che interrompere la partita. Sotto il settore dei tifosi napoletani arrivano i giocatori azzurri – Spalletti in testa – per cercare di placare gli animi. Poi la situazione degenera non un’invasione di campo dalla curva Ferrovia, quella dei sostenitori spezzini. Anche i calciatori bianconeri a questo punto si dirigono verso i loro tifosi, compreso Thiago Motta. La partita resta sospesa per diversi minuti, anche Pecini – dirigente dello Spezia – entra in campo per parlare con l’arbitro Marchetti. Nel frattempo le telecamere non inquadrano cosa succede in tribuna, come ormai da qualche tempo avviene per non dare risalto e visibilità a determinate scene. La Procura Federale è poi intervenuta, esortando anche i giocatori del Napoli a tornare in panchina. “Mister, facciamo riscaldamento?”, chiedono i calciatori a Spalletti. La partita poi riprende poi al 24′, dopo circa 10 minuti di stop.