Nel corso dell’appuntamento quotidiano con la CMIT TV è intervenuto il collega Alessandro Giudice per soffermarsi soprattutto sul futuro societario del Milan
Momento magico per il Milan inebriato per la vittoria di uno scudetto che mancava da ben 11 anni. La lunga attesa dei tifosi rossoneri è stata quindi ripagata dalla gioia manifestatasi nelle scorse ore dopo il successo di Sassuolo che ha riportato Ibra e soci sul tetto d’Italia.
Spazio anche alle vicende future del club col possibile passaggio a Red Bird analizzato dal giornalista Alessandro Giudice del ‘Corriere dello Sport’ ai microfoni della CMIT TV: “Confermo avverrà prossimamente. Si tende sempre a drammatizzare. Calma, l’operazione andrà avanti ci saranno contratti e rapporti da mettere a posto. Non è come comprare una macchina o un calciatore. Quello che era è, Red Bird controllerà il Milan. Elliot apprezza moltissimo. Elliot rimarrà con una quota di minoranza perché ha valutato e ritenuto che il Milan non sia un’avventura finita. Ha le skills per portare il Milan da club sportivo a media company internazionale. Oggi i top club veicolano contenuti. È un’attività che richiede competenze diverse da quelle normali e Elliot ritiene che Red Bird le abbia. Un club va gestito. Dal punto di vista dello stile di direzione mi aspetto che non ci sarà nessuna novità. Mi aspetto che vengano confermati in toto i membri dell’area tecnica. Nulla di più lontano c’è nella testa di chi gestisce queste operazioni rispetto al calciomercato. Non ci saranno tesoretti. Non funziona così”.
CLOSING – “Queste operazioni sono di una tale complessità che nessuno può dire quando avverrà il closing. Ci sono anche altre parti in gioco, come le banche. C’è una tale pletore di operazioni di espletare dopo l’accordo che il closing potrebbe essere tra due settimane come tra un mese ma non ha troppa importanza. Diventa un atto quasi formale. Non credo che in questo momento nessuno possa vincolare la cessione di un club allo stadio. Che lo stadio sia un passaggio fondamentale del business plan del Milan non c’è dubbio. Chiunque verrà, che Red Bird o un altro, sicuramente il dossier stadio è il primo della lista da portare avanti. Credo che la permanenza di Elliot nella minoranza sia anche una richiesta di Red Bird di non disperdere il patrimonio di relazione costruito in questi anni. Questo rapporto lo vedo più come una partnership in cui ognuno fa le cose in cui è più bravo”.
MERCATO – “Credo che se il Milan ha fatto approcci a questo o quel giocatore lo fa nell’ambito di una crescita dell’organico che Elliot come Red Bird ha in programma. Può fare operazioni di mercato come fatto in questi anni, con intelligenza e cautela. Non mi aspetterei operazioni monstre. Difficile che il Milan faccia affari alla Vlahovic. Non è una crescita equilibrata”.