Italia-Germania stasera a Bologna, parla il presidente FIGC Gabriele Gravina: intervento sul ripescaggio ai Mondiali e sulle dimissioni del CT
La disfatta contro l’Argentina ha sancito davvero, per l’Italia, la fine di un ciclo. Da stasera, contro la Germania, a Bologna, in Nations League, per gli azzurri si prova a ripartire, ricostruendo con fatica dalle macerie di una nuova esclusione dai Mondiali.
Su questo tema e non solo, ha parlato il presidente della FIGC Gabriele Gravina, ai microfoni di ‘Sky Sport’, chiudendo innanzitutto definitivamente alla ventilata ipotesi del ripescaggio. “E’ un discorso che ci sta rendendo poco credibili – ha spiegato – L’Italia è fuori dal Mondiale, il campo ha decretato così e pensare a un ripescaggio è un prenderci in giro. Il futuro? Abbiamo sempre detto la verità agli italiani, anche se scomoda. L’Italia è una squadra normale che è diventata speciale vincendo l’Europeo, ora è tornata normale per infortuni, stanchezza, addii come quello di Chiellini. Dalla partita di stasera mi aspetto una reazione d’orgoglio, non una gara che risolva i problemi, o che li aggravi”. Sul discorso dimissioni: “Pensate davvero che le dimissioni mie o di Mancini avrebbero portato effetti positivi? Voglio far capire che le ripercussioni sarebbero state negative, dobbiamo ricostruire una nostra credibilità e assumerci le dovute responsabilità. Non siamo credibili nemmeno quando cerchiamo campioni a 18-19 anni e poi non diamo sfogo al loro talento. Non siamo credibili quando vogliamo qualificarci ai Mondiali e poi i club avanzano richieste per togliere i limiti agli extracomunitari”.