Le parole del Direttore Sportivo, Mauro Meluso, ai microfoni di CMIT TV, sul mercato delle squadre italiane
Sono giorni caldi per il calciomercato. Tante le trattative che stanno entrando nel vivo e che sono pronte a decollare.
Per parlare di come si stanno muovendo le big del calcio italiano, CMIT TV ha contattato il Direttore, Mauro Meluso.
Si parte dalla Juventus: “Di Maria o Zaniolo? Avendo perso Bernardeschi, penso che siano, con motivazioni differenti e un approccio differente all’ex Fiorentina, dei sostituti di grande spessore. Caratteristiche simili, ma età differenti”.
Daniele Verde per il Napoli – “E’ un giocatore che ho riportato io in Italia, l’ho riportato allo Spezia e ha fatto grandi cose, magari per curriculum non è da Napoli, ma secondo me si può provare essendo un giocatore di altissimo livello non sulla carta, ma sulla sostanza. Ha fatto delle cose da medio-grande squadra, per me potrebbe stare dietro benissimo ad un Politano e la domenica poi si sceglie chi gioca.
CONTATTO CON LA SALERNITANA – “A me nessuno mi ha contattato direttamente. Nel caso accetterei, in base ovviamente alle condizioni lavorative, prioritarie rispetto a quelle economiche.
PARMA – “Non ho avuto nessun contatto, ho avuto solo contatti con un paio di società di B, ma sto aspettando la chiamata di una società di A. Considero il Parma una squadra di Serie A.”
COSENZA – “A Cosenza sono stato benissimo, ripeto sto aspettando una chiamata in Serie A.
PARAMETRO ZERO – Ormai sono diversi i calciatori che decidono di liberarsi a zero”Secondo me è una presa di coscienza da parte di chi fa il mio mestiere che c’è un limite di decenza. Secondo me bisogna avere coerenza in quello che si fa. Il Milan con la coerenza ha vinto uno scudetto, quel modo di procedere con decisione su alcune scelte ha fatto sì che la società fosse granitica e dietro di essa è stato costruito questo scudetto. Non si è fatta intimidire da qualche giocatore in scadenza, è un nuovo modo di fare calcio dovuto da diverse variabili. Quindi sposo in pieno questa nuova filosofia ed è evidente che uno che ha un giocatore molto giovane deve cercare di salvaguardarlo, ma c’è un limite stabilito dal buon senso. Io penso che quando hai un giocatore bravo, ma sul quale non credi più e vieni un po’ ricattato, mi sembra anche giusto fare delle valutazioni”.
Kvaratskhelia e Giuntoli – “Non conosco molto il georgiano, ho girato molto ma non mi sono imbattuto in lui. Di Giuntoli penso tutto il bene del mondo, ha fatto la gavetta, è arrivato in alto con merito e ho avuto già modo di dire che il Napoli era la più attrezzata insieme all’Inter per vincere lo scudetto, c’è un po’ di rammarico perché si poteva andare fino in fondo. Quindi Giuntoli ha fatto degli ottimi investimenti e penso che sia il suo lavoro sia obiettivamente stato ottimo”.
DYBALA-INTER – Impossibile non parlare del possibile trasferimento di Dybala all’Inter – “Credo che i dirigenti della Juventus abbiano fatto delle considerazioni e si ritorna a ciò che dicevo prima. Bisogna avere un’idea e portarla avanti, la scelta va rispettata e vedremo se è giusta o no. Io credo che Dybala andrà all’Inter e con Lautaro sarà un attacco imprevedibile, tante volte i calciatori hanno bisogno di cambiare aria per esprimersi al meglio”.
ITALIANO – “Credo che quest’anno sia stato l’allenatore che ha più inciso in Serie A. La Fiorentina aveva più o meno la stessa squadra all’inizio dell’anno con l’aggiunta di Gonzalez e Torreira, comunque due su una rosa intera. Inoltre, a gennaio ha perso Vlahovic che non è stato secondo me rimpiazzato adeguatamente. Penso abbia fatto un lavoro straordinario, la squadra ha trovato giovamento dal suo intervento e ha fatto un super campionato. Arrivare settimi dopo aver rischiato la Serie B penso sia un ottimo risultato”.
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