Luca Momblano ha fatto il punto sul mercato della Juventus e non solo nel suo intervento alla CMIT TV
Mercato in fermento quello della Juventus: Paul Pogba è ormai vicino ai bianconeri, Di Maria invece si è allontanato. Per parlare dei bianconeri ma non solo, Luca Momblano è intervenuto alla CMIT TV.
DYBALA-LUKAKU-LAUTARO – “Capisco che tutto il focus dell’interesse è sull’Inter, non solo per Dybala. Però escludo, anche se non la do come notizia, che la costruzione dell’Inter sia focalizzata a questa soluzione iper offensiva, con Dybala alle spalle di Lukaku-Lautaro. Mi è anche arrivato che Marotta avrebbe confidato che non farebbe Dybala e Lukaku insieme. Lukaku-Inter è una pista verosimile, ma lì qualcuno ci lascia le penne, non vedo come obiettivo dell’Inter questo tridentissimo. Poi le strade del mercato sono infinite, ma l’Inter vive una situazione molto peculiare. La differenza è che l’anno scorso l’Inter ha operato di rimbalzo, quest’anno probabilmente psicologicamente sarà il contrario. Per Dybala bisogna comunque aspettare perché Antun è un tipo strano, Dybala è un tipo strano, ma sappiamo quanto Inzaghi sia stuzzicato dall’idea di avere Dybala. Lui vede veramente un rilancio col suo modo di fare calcio, un Luis Alberto con una capacità di gol diversa”.
JUVE-INTER – “Scambi diretti con l’Inter no, Dybala è un’operazione indiretta ad esempio. Perisic era un’idea di Allegri per aumentare la pericolosità a sinistra, perché la Juve negli ultimi anni ha sempre avuto più sicurezza a destra che a sinistra. Ma sarebbero state situazioni indirette. In maniera diretta non mi aspetto assolutamente operazioni tra le due società”.
POGBA “Pogba? 99,996% fatta. Di Maria? E’ sempre più lontano. Berardi? Se questa mattina Di Maria è crollato da un 80% ad un 60%, non è che sono salite le quotazioni di Berardi. Trovo assolutamente legittima e sensata l’attivazione che non è di ieri. Due weekend fa la Juve chiamò il Sassuolo ad esempio, e non per Raspadori, Scamacca o Traoré, ma chiamò per Berardi. Trovo logico che il miglior profilo italiano in quel ruolo degli ultimi tre anni, venga verificato e corteggiato dalla Juve, che nel frattempo fa la stessa cosa con altri profili. Anche perché a differenza di Di Maria comporta un impegno a bilancio diverso, quindi verificare i prezzi reali di questi calciatori è un dovere per la Juventus. Sono l’ultima persona sorpresa, anch’io al posto della Juve quella chiamata l’avrei fatta”.
DIFESA – “Un nome per la difesa? Dal mio punto di vista, la Juve ha tre identikit chiarissimi, la sensazione è che stia andando su profili definiti. Il primo è un generatore di occasioni da destra. Un altro è il backup di Vlahovic. Morata? La Juve in un certo senso lo ha bocciato lo spagnolo. Morata ha mille pregi, ma soffre in quella posizione. Allegri se potesse scegliere prenderebbe Giroud dal Milan. E Simeone non è un Giroud, ma è comunque un 9. L’ultimo è il difensore centrale, dev’essere tendenzialmente esperto, stabile e che conosca la Serie A”.
KOULIBALY – “La Juve secondo me ha il dovere di essere attenta e presente su ciò che accadrà con Koulibaly al Napoli. Io starei cauto, so che De Laurentiis non ragiona così, ma se c’è un giocatore al quale dovrebbe riconoscere qualcosa per come si è comportato e come ha giocato, questo è Kalidou Koulibaly. Quello che non sappiamo è quanto Koulibaly si può mettere in prima persona volendo fortemente la Juve, io ad oggi questa cosa la ignoro”.
DEMIRAL – “Se Demiral va alla Roma? Ci sta, non ho avuto conferme invece sulla Fiorentina. La Roma la vedo come una piazza che può accettare, anche per Mourinho”.
GATTI – “Non capisco perché Romagnoli non abbia chiuso con la Lazio, non capisco la situazione di Acerbi. La Juve crede di stupire con Gatti, credono di poter stupire con questo profilo”.
BERARDI COME AZMOUN – “Berardi come Azmoun a gennaio? Non sono paragonabili i due profili. Torniamo ad inizio gennaio quando si fa male Chiesa. In quel momento era ai minimi storici la fiducia che aveva Allegri in Kean, la Juve era sesta. A costo di prendere un attaccante, la Juve uno lo doveva fare ed aveva esplorato 7/8 piste, Azmoun era uno di questi. Non somiglia a Berardi perché mentre Azmoun era un fascia C, oggi la consapevolezza è che in quel ruolo puoi investire”.
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