Il momento è caldissimo per quanto riguarda il calciomercato, anche in casa Juve. Dagli acquisti ai rapporti tra dirigenza e Allegri, ecco cosa succede
La Juve ha fretta di iniziare la nuova stagione e concentrarsi sul calciomercato, alla ricerca di nomi importanti per rinforzare la rosa.
Vi abbiamo riportato a più riprese cosa sta succedendo sul fronte Paul Pogba, con i bianconeri in pole per accogliere il ritorno del centrocampista. Nelle ultime ore, però, è circolata molto la voce di un possibile incastro con Zinedine Zidane, che potrebbe il calciatore dello United al PSG. Ne ha parlato Emanuele Gamba, giornalista di ‘Repubblica’, ai microfoni della CMIT TV: “A quanto ne so io la posizione di Pogba non è in dubbio, ha già l’accordo con la Juventus, è sostanzialmente un giocatore bianconero e credo che verrà ufficializzato all’inizio di luglio. Per il resto la situazione in Francia è abbastanza fluida e ho avuto dei riscontri contraddittori. Ho sempre saputo che Zidane è molto più che in parola con la Francia per allenare la Nazionale francese dal gennaio del 2023 dopo il mondiale. Il suo procuratore ha smentito i rapporti col PSG, inoltre Zidane rappresenta Marsiglia in Francia ed è una rivalità che è arrivata ad essere molto violenta, quindi ci sarebbe anche questo problema e su questo aspetto è già montata una polemica feroce in Francia”.
Poi ha proseguito il discorso con grande chiarezza: “Bisognerà avere un po’ più di pazienza. Pogba è una certezza – dice Gamba senza dubbi -. Il secondo è difficile da dire perché la Juventus ha un mercato con molte varianti, chiaramente ha delle idee precise: un difensore centrale, due esterni d’attacco, una punta poliedrica di sostegno a Vlahovic. Se andasse in porto Morata altre verrebbero accantonate. Se Di Maria firmasse, altre operazioni verranno accantonate. Non è da escludere che possa partire de Ligt, è chiaro che in quel caso potrebbero succedere altre cose. I bianconeri non possono fare un mercato basato sui desideri, va tarato sulle esigenze economiche e sui flussi di mercato. Gli incedibili sono 4 o 5, secondo in presenza di un’offerta Zakaria ad esempio lo venderebbero. Io so che Allegri vuole due cose: il centravanti e l’ala, oltre ovviamente ad andare in ritiro con Pogba”.
Juve, dagli acquisti ai rapporti con Allegri
Non bisogna concentrarsi solo sui possibili innesti. In casa Juventus, c’è anche da pensare al rapporto tra Massimiliano Allegri e la dirigenza bianconera. Anche su questo, Gamba è molto chiaro: “Voglio fare una premessa, non ho mai conosciuto un allenatore soddisfatto della sua società. Ogni allenatore con cui ho parlato ha sempre avuto qualcosa da ridire. Detto questo, sì ci sono delle divergenze di vedute fra Allegri e la società. Non so dire a che tipo di attrito portino, so che Allegri ha una visione e la società ne ha un’altra. Se non venisse Di Maria, Allegri vorrebbe Berardi, mentre la società magari vorrebbe qualcuno più giovane tipo Neres o Mudryk, una scommessa, però il livornese Mudryk è un giocatore in più. Io credo che in società non tutti siano d’accordo con questa visione, nella testa di Allegri Locatelli e Chiesa sono due giovani. A volte mi chiedo anche quanta voglia abbiano i tecnici di rischiare e investire su loro stessi“.
Si parla poi delle cessioni in casa bianconera, anche di nomi eccellenti: “E’ stato lui a decidere la sua cessione, così come su Dybala e Bernardeschi – ricorda Gamba -. E’ stata prima di tutto una scelta tecnica, la differenza con lo svedese è che è giovane e rispetto all’argentino ha finanziato l’acquisto di Vlahovic. Io credo che un club di alto livello i giocatori di quell’età non li vende mai, invece qui la linea è diversa, l’idea è quella di fare i famosi instant team che durino un campionato e poi si vende. Piuttosto è strano che la Juventus cambi ogni anno programma, sembra quasi che proceda per tentativi“.