Intervenuto alla CMIT TV, il giornalista ha fatto il punto sul momento societario del Milan e sulle strategie di calciomercato dell’Inter
Protagonisti di un’avvincente lotta scudetto – conclusasi con l’affermazione della compagine allenata da Stefano Pioli – Milan ed Inter stanno catalizzando le cronache sportive degli ultimi giorni per le note vicende societarie e di calciomercato. Da un lato i problemi di rapporti, personali e lavorativi, emersi nelle stanze di Via Aldo Rossi e sui campi di Milanello. Sull’altra sponda tiene invece banco il tridente dei sogni – con le possibili conseguenti cessioni – che Beppe Marotta sta confezionando per Simone Inzaghi.
Di tutto questo ha parlato, ai microfoni della CMIT TV, Giovanni Capuano, giornalista di Radio 24. “Oggi il Milan sta dando di sè l’immagine di una società in cui alcune situazioni irrisolte sono state tenute sotto il tappeto e poi sono emerse. Il Milan è in mezzo ad un passaggio societario che non è del tutto chiaro, c’è stato il signing e poi ci sarà il closing, ma in questa fase di intermezzo è difficile capire chi comanda chi e ho l’impressione che l’estate che si apre rischia di essere più di transizione”, ha esordito.
“Non credo che l’Inter abbia la necessità di cedere un altro degli intoccabili se parte Skriniar (e vi abbiamo già aggiornato sul futuro del centrale), penso che l’equilibrio si possa già trovare. Poi è chiaro che le occasioni le fa il mercato, come è successo con la partenza di Lukaku (ecco le ultime sul destino del belga) lo scorso anno. Io ho l’impressione che l’Inter abbia in testa il super tridente: se parte Skriniar è difficile vedere Bastoni sul mercato, a me sembra che i nerazzurri vogliano fare un progetto con, in partenza, una sua coerenza”, ha proseguito Capuano prima di entrare nel merito della compatibilità tecnica dei tre tenori.
Ancora sul possibile nuovo tridente dei nerazzurri: “Nessuno dei tre è un esterno, nessuno dei tre è un trequartista, sono tutte o prime o seconde punte. Credo che però questo sia un falso problema, non penso che vederli insieme sarà l’idea di partenza di Inzaghi, poi credo che non sia un problema visto il mondiale che costringerà a giocare praticamente ogni tre giorni. Tra l’altro poi coi cinque cambi, dentro le partite ci sono tantissime gare“, ha concluso il giornalista.
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