Sfumato Sven Botman, diretto verso Newcastle, il Milan è chiamato a guardarsi attorno. Ecco la scelta per rafforzare il reparto difensivo
Il rischio di perderlo era concreto e così, alla fine, è stato: Sven Botman sarà un giocatore del Newcastle. L’olandese ha accettato il corteggiamento dei Magpies e presto si unirà al club inglese.
Il Milan, alle prese tra cambi di proprietà e rinnovi dei dirigenti, vede sfumare uno degli obiettivi storici, per il quale si era in trattativa da mesi. Aver raggiunto l’accordo con il calciatore non è bastato. I soldi del Newcastle hanno avuto la meglio.
Ora bisogna guardarsi attorno perché Botman era praticamente l’unico obiettivo. Non erano presi in considerazioni piani B, anche se i calciatori che piacciono, sul taccuino di Maldini e Massara, sono davvero parecchi.
Il primo nome è chiaramente quello quello di Bremer, promesso sposo dell’Inter, protagonista di una grande stagione. Il Milan avrebbe le carte giuste, come Pobega e Gabbia, per convincere il Torino, ma in questi giorni, in queste ore, si valuteranno tanti fattori. Bremer è certamente un ottimo calciatore ma ha giocato soprattutto in una difesa a tre e il Diavolo, dopo, la perdita di Alessio Romagnoli (chissà che non si ripensi a formulare una nuova offerta) potrebbe decidere di puntare su un mancino.
Ecco che ritorna l’idea Theate, di cui vi abbiamo parlato tempo fa. Guardando in Serie A, attenzione alla pista Francesco Acerbi, che potrebbe completare il reparto, comunque, già forte, con Simon Kjaer, Fikayo Tomori e Pierre Kalulu, senza una grande spesa.
Calciomercato Milan, i rossoneri guardano all’estero
Attenzione, inoltre, alla pista straniera. Difficile, ad oggi, che decolli quella porta a Saliba. Il centrale francese piace parecchio a Massara – è stato proposto a gennaio – ma il prezzo del cartellino è fuori mercato, più di 40 milioni di euro. Se si dovesse abbassare si potrebbero fare altri ragionamenti. Ecco che si può far strada, dunque, il profilo giovane da far crescere con tranquillità. Maxime Esteve non è mai scomparso dai radar della dirigenza rossonera. E’ un classe 2002 che gioca nel Montpellier, visionato le settimane scorse da Moncada. Di un anno più piccolo è invece Thiaw. L’idea di puntare sui giovani porterebbe ad investire una somma maggiore per gli altri ruoli e potrebbe non essere un errore per la miglior difesa del campionato.