L’Inter si prepara alla prossima stagione con l’intenzione di tornare a vincere lo scudetto. Giuseppe Marotta ha commentato la pubblicazione del calendario di Serie A
È tempo di calciomercato e l’Inter è una delle squadre protagoniste, con la volontà di competere fin da subito per conquistare lo scudetto.
Oggi, però, c’è stata una piccola tregua a voci, accostamenti e trattative, almeno per un’ora. Infatti, la pubblicazione del calendario di Serie A è comunque un evento importante, ancora di più in una stagione in cui ci saranno i Mondiali in Qatar. Ne ha parlato Giuseppe Marotta, Ad dell’Inter, ai microfoni di ‘Radio Uno Sport’: “Sarà campionato inedito, mai nella storia avevamo assistito a un campionato così particolare. Entro il 13 novembre si giocano 15 partite in campionato. Gli addetti ai lavori devono tenere conto di questa anomalia. Poi ci saranno i Mondiali in una latitudine completamente diversa”.
Una rosa che dovrà dunque essere adattata alle esigenze di un’annata lunga e difficile: “Necessità di una panchina lunga? Assolutamente sì. Potrebbero esserci infortuni, anche traumatici, poi ci sono le Nazionali. La rosa deve essere numerosa, nei margini della sostenibilità economico-finanziaria. L’asimmetria l’anno scorso era stata vissuta per la prima volta. Il finale è scoppiettante, con turni insidiosi. La speranza è arrivarci con una posizione di tutto rispetto”.
L’inizio di campionato rischia di essere complicato. Marotta sottolinea: “Il derby arriva abbastanza presto, credo che sia Inter che Milan saranno nella condizione per affrontarsi e per far sì che diventi uno spot calcistico per tutto il movimento. Il derby d’Italia? Ha sempre un suo fascino. Il richiamo del campanilismo è molto forte“.
Il nuovo calendario ha riflessi diretti anche sul calciomercato: “Sarà una situazione che andrà gestita. In queste quattro giornate, ci saranno procuratori che verranno a lamentarsi, ma dovremo essere bravi ad affrontare queste quattro giornate nel modo più tranquillo possibile. Pedine al posto giusto? Questo penso sia un modello non solo utilizzato e da rispettare per l’Inter ma per tutto il calcio italiano. Deve recuperare valori e deve tenere conto di una grande contrazione economica. Bisogna controllare i costi, il concetto di sostenibilità deve essere sotto gli occhi di tutti i dirigenti”.
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