Dalla situazione di de Ligt a Pogba e il progetto con Allegri: Maurizio Arrivabene racconta la nuova Juve
Maurizio Arrivabene ha rilasciato una nuova intervista a ‘Tuttosport’ toccando tutti i temi del momento in casa Juventus, dal futuro di de Ligt al ritorno di Pogba, fino ad Allegri e all’addio di Dybala.
Questo l’annuncio dell’ad bianconero su de Ligt: “Torniamo a parlare di giocatori che seguono i consigli dei procuratori o dei colleghi invece che della società. Oggi è impossibile trattenere un giocatore che se ne vuole andare. Ma è sempre una questione di numeri, non è che se uno vuole andare via gli rispondi: prego, accomodati. È difficile trattenere un giocatore, però dal tavolo della trattativa bisogna alzarsi tutti e tre soddisfatti. E vale sempre l’articolo quinto: chi ha i soldi ha vinto”. Su Allegri: “Qual è la sua posizione? Noi lo coinvolgiamo in tutto e lui ci coinvolge nelle scelte. Lui ha preso molto a cuore la strategia del club e abbiamo iniziato questa operazione insieme. Grazie alle riunioni e ad un gruppo dirigente molto compatto, si sta iniziando a costruire qualcosa di più adatto a lui”.
Arrivabene ha poi confermato il ritorno di Pogba: “Gli stiamo parlando e le cose si stanno evolvendo molto, molto bene. Come è nato il Pogback? Esiste quella riunione di cui ho parlato. In quella riunione sono stati portati determinati nomi, alcuni dei quali arrivano come quello di Vlahovic. Apri una porta, lanci un nome, tutti ti guardano come se fossi matto e poi, piano piano, la macchina si avvia e costruisci l’operazione. Così è nato Pogba. Da una domanda: “Ma perché non riprendiamo Pogba?”. Ma l’idea non basta. è solo una provocazione, poi bisogna metterla in pratica. Se i numeri quagliano, devi portare l’operazione in CdA e non puoi presentarti senza numeri che abbiano una logica”. Infine, sull’addio di Dybala: “C’era stato un accordo, poi c’è stato l’aumento di capitale, ci siamo tutti presi una pausa, di cui i procuratori erano informati e d’accordo. Ci siamo rincontrati e abbiamo detto che i termini erano cambiati, perché volevamo muoverci in maniera diversa. Per cui da un contratto quadriennale a certe cifre, che vorrei evitare di citare per evitare ulteriori polemiche, siamo passati a un’altra strategia. Anche perché tutti sanno chi è arrivato a gennaio, no? Ma questo non ha compromesso i rapporti. Non c’è stata nessuna guerra fra noi e Dybala”.
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