Il colpo de Ligt monopolizza l’attenzione in casa Juve, ma occhio anche ad altre entrate per i bianconeri: le ultime sul calciomercato
Sono ore caldissime per il futuro di Matthijs de Ligt, finito nel mirino del Bayern Monaco e che potrebbe presto trasferirsi in Bundesliga.
Vi abbiamo aggiornato a più riprese sul difensore centrale e su come la pista bavarese abbia preso il sopravvento sull’ipotesi Chelsea. Inoltre, il direttore sportivo del Bayern è stato oggi a Torino per trattare con la società bianconera. Ne ha parlato, in diretta su CMIT TV, il procuratore ed esperto di calcio tedesco Nicola Innocentin: “Da quando hanno perso Sule, si sono dovuti guardare intorno e al Bayern hanno le idee chiare. Hanno pensato fin da subito a de Ligt in maniera concreta, dà le garanzie che loro cercano. Ha l’età e una struttura che gode già sia di calciatori esperti e di prospettiva”. Poi rivela: “So che hanno provato ad abbassare la parte cash cercando di inserire una contropartita, ma la Juventus non lo farebbe. Hanno bisogno di incassare per poi tornare sul calciomercato per rinforzare quelle 2-3 zone dove devono intervenire. Secondo me andrà a buon fine, perché la plusvalenza sarebbe importante per la Juventus, che ha già chiuso due colpi a parametro zero di spessore per poi portarsi a casa qualche altro giocatore molto importante”.
Innocentin non si ferma qui sul calciomercato della Juve, anzi attenzione a possibile sorprese in entrata: “Ci possono essere anche sorprese nel mercato della Juve su giocatori che ad oggi non costano tantissimo e possono dare garanzie nel reparto arretrato. Allo stesso tempo, si farebbe altro in altre zone del campo e con colpi di prospettiva“.
Non solo de Ligt, Innocentin fa il punto anche su altri due nomi per la Juve: “Colpo Angelino? Tedesco ha chiesto garanzie. Il Lipsia, come altre squadre d’Europa, ha parametri definiti: sostituire un giovane che dà certezze con un altro giovane ha un margine di rischio. Ha le caratteristiche giuste e l’età dalla sua parte”. E sull’ipotesi Kostic: “E’ un altro calciatore che mi piace molto, lo seguo da tempo. Quando portai Rafinha all’Inter, i primi 10 giorni rimasi sotto shock, non capivo come facesse a non integrarsi. Ci sono ritmi diversi. Rimango con questo dubbio un po’ per tutti i calciatori che arrivano in Italia, è un campionato un po’ diverso. Sarà un bel banco di prova, mi auguro di vederlo“.
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