De Ligt vuole lasciare la Juventus e ha già un’intesa di massima col Bayern Monaco. La prima offerta dei bavaresi è stata di 60 milioni più 10 di bonus
Ceduto Lewandowski al Barcellona, ora il Bayern può davvero rilanciare per de Ligt alzando l’offerta a una ottantina di milioni, cifra che la Juventus potrebbe alla fine accettare ponendo fine a quella che è diventata a tutti gli effetti una telenovela di calciomercato.
Il ‘problema’ dei bianconeri è e rimarrebbe però il sostituto dell’olandese. Bremer viaggia ormai spedito in direzione Inter, poi c’è Pau Torres che piace molto ma di certo non è una operazione semplice e poco costosa. Per questo motivo Cherubini e soci potrebbero cominciare a prendere in considerazione altri nomi, già però presenti sulla lista. Partendo, stando ad alcuni rumors, da una sorta di ‘provocazione’ qualora il Bayern non dovesse alzare l’offerta per de Ligt da 60 milioni più 10 di bonus, 5 di questi facili da raggiungere. Provocazione che ha un nome e un cognome ben precisi: Lucas Hernandez.
Già, il fratello del terzino del Milan, un giocatore di piede mancino che nasce laterale sinistro ma che negli anni è cresciuto come centrale di difesa. Sarebbe un jolly perfetto per Allegri, un elemento funzionale anche per una linea a tre. Ostacoli? L’ingaggio di circa 13 milioni lordi, con il suo contratto in scadenza a giugno 2024, ma soprattutto lo stesso club bavarese al momento non propenso alla cessione del 26enne nato a Marsiglia. No, dunque, a un suo inserimento nell’operazione de Ligt – tra l’altro Hernandez è, per Nagelsmann, un punto fermo – che ha un’intesa di massima coi tedeschi.
Bremer andrà all’Inter, Hernandez pista impraticabile… Quindi chi al posto di de Ligt? Il sopracitato Pau Torres, mancino pure lui, ma c’è un altro nome che resta ‘caldissimo’: quello di Gabriel dell’Arsenal, il cui prezzo sarebbe stato fissato intorno ai 40-45 milioni di euro. Il suo nuovo agente è Bertolucci, lo stesso di Kaio Jorge. Altri nomi a seguire, da Badiashile del Monaco (forse non bastano 50 milioni) a Ndicka dell’Eintracht prendibile per 25-28 milioni fino a Milenkovic.
Rappresentato da Ramadani, agente in eccellenti rapporti con ‘La Vecchia Signora’, il serbo della Fiorentina è sicuramente il più abbordabile. I ‘viola’ si farebbero bastare una quindicina di milioni in virtù di una ‘promessa’ fatta al calciatore l’estate scorsa in sede di rinnovo del contratto fino al 2023. Strada in discesa? Non completamente, perché su di lui è avanti l’Inter. Con Skriniar al Psg, i nerazzurri farebbero due difensori: Bremer e, appunto, Milenkovic. La Juve dovrebbe quindi giocare d’anticipo, in sostanza darsi una mossa.
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