Il duello tra Inter e Juventus per Bremer si è risolto a favore dei bianconeri, ma restano gli altri ko brucianti sul mercato
Dybala e Bremer. Sono loro i due protagonisti indiscussi del calciomercato italiano in questi giorni. Ieri è stato il momento dell’argentino che è arrivato in Portogallo per vestire la maglia della Roma. Oggi, invece, si è risolta finalmente la questione Bremer e il duello Inter-Juventus. A spuntarla è stata la società bianconera, che ha effettuato il sorpasso su Marotta che non ha pareggiato il rilancio di Agnelli.
Con la cessione di Matthijs de Ligt al Bayern Monaco si è sbloccato immediatamente il mercato in entrata della Juve, che quindi si è buttata a capofitto sul brasiliano come erede dell’olandese. Domani l’ormai ex Torino farà le visite mediche, la potenza economica maggiore dei bianconeri ha fatto la differenza. Ad Allegri, comunque servirà almeno un altro innesto in difesa e la società sta cercando di individuarlo in alcuni nomi all’estero. A partire da Pau Torres, di cui vi abbiamo raccontato in questi minuti, passando per Gabriel dell’Arsenal ma anche Milenkovic e non solo. Gli obiettivi principali della Juve per fare il salto di qualità a livello internazionale, in realtà, erano altri. Non che Bremer non sia un grande acquisto, ma sicuramente non può avere l’esperienza e il calibro internazionale di due come Antonio Rudiger e Kalidou Koulibaly.
Bremer alla Juve: “In Italia senza concorrenti, ma in Europa…”
Due nomi, però, sfumati che hanno preferito altre destinazioni alla Serie A. Secondo Graziano Carugo Campi, questo non è un caso ma una tendenza assodata e precisa, una fotografia del momento attuale del calcio italiano e della sua potenza sul mercato. “La Juve è stata beffata da Real (Rudiger) e Chelsea (Koulibaly). A sua volta ha beffatto l’Inter (Bremer). Col mercato estero (di alta fascia) non siamo lontanamente competitivi (tetto ingaggio a 10 milioni). In Italia, non abbiamo concorrenti“, commenta su Twitter. In effetti l’intenzione e la linea juventina è stata precisa, ovvero di abbassare il monte ingaggi. E le cifre degli stipendi di Rudiger e Koulibaly sono assolutamente monstre. Se i bianconeri in Italia la fanno da padroni, all’estero la musica cambia parecchio e alcuni top club al momento non sono neanche avvicinabili.