Shomurodov e la Roma più lontani: ma va evitata la minusvalenza. Le ultime sull’attaccante uzbeko
La storia tra la Roma ed Eldor Shomurodov sembrerebbe poter essere arrivata al bivio dopo un anno. Si può dire che era iniziata molto meglio di come sta finendo, con il giocatore folgorato da un incontro datato con José Mourinho e contento di averlo finalmente trovato sulla sua strada. Ora l’uzbeko, con la Roma in Israele, è rimasto a casa. Un segnale da interpretare.
Si può dire anche che avrebbe dovuto essere un altro il destino dell’attaccante arrivato dal Genoa per 18 milioni. C’era ancora Edin Dzeko alla Roma e Shomurodov era destinato ad essere la sua riserva, con la prospettiva di farlo rifiatare molto di più durante la stagione. Poi però è cambiato il quadro, Dzeko ha spinto per la cessione all’Inter, la Roma ha scelto Tammy Abraham, tutt’altra carta d’identità rispetto al bosniaco. E così lo spazio per lui si è incredibilmente ristretto.
Per un calciatore della sua struttura, gestire scampoli di partita entrando in forma tanto da poter incidere in modo tangibile, è parso difficile e questo è diventato il limite del suo rendimento. A metà stagione c’è stato uno sfogo dalla nazionale che l’uzbeko è stato poi costretto a chiarire: ma le parole dentro Trigoria erano arrivate forti e chiare, come la sua richiesta di maggiore spazio.
Calciomercato Roma, si allontana Shomurodov: la situazione
La cosa è stata abbastanza ricomposta, fatto sta che nei giorni scorsi è toccato al suo agente parlare, alla luce anche dello scarso impiego in ritiro: “Restare alla Roma? Non si può escludere nulla“. E due. A Trigoria hanno gradito meno che all’inizio del 2022, quando parlò il giocatore dal ritiro in Uzbekistan. Shomurodov non è partito per Israele, a quanto pare una scelta del tecnico, nessun guaio fisico da gestire.
Certo è che, secondo quanto raccolto da Calciomercato.it, la Roma non può fare un’operazione a cuor leggero con l’attaccante arrivato dal Genoa: la minusvalenza è un rischio grosso da provare ad evitare. Si parla di Sampdoria, ma anche di qualche pista estera che forse potrebbe consentire di mettere in piedi una operazione migliore in termini economici. Situazione in via di sviluppo, se la cessione diventerà la strada inesorabile da seguire.