Fuga dei giovani italiani ma non solo dalla Serie A: sono diversi i calciatori che hanno lasciato il nostro paese per cercare fortune altrove. Il punto
C’è modo e modo di andare all’estero quando sei calciatore in Italia. Puoi andarci verso la parte finale della carriera, per l’ultima esperienza che ti faccia sentire un po’ pioniere un po’ con il conto in banca più cicciotto. Puoi andarci se il mercato italiano ti palleggia, ti corteggia, e poi ti molla. Puoi andarci perché sei giovane e ti viene voglia di sondare mondi dove “giovane” a 20 anni hai smesso di esserlo da un paio.
Fatto sta che questo mercato estivo ci racconta già molte di storie così, di ragazzi (o meno ragazzi) con la valigia che salutano l’Italia e la Serie A (o la B). Per la Major League, la Premier, la Ligue 1, la Pro League belga, l’Eredivisie olandese.
Lorenzo Insigne ha aperto la strada alla colonia italiana a Toronto. Dopo di lui Domenico Criscito e Federico Bernardeschi. La grande regia di Andrea D’Amico, un campionato dove portare il calcio italiano che fa scuola, mentre lì tecnicamente c’è da dire che ancora il movimento non riesce a decollare come dovrebbe e vorrebbe. Difesa, fantasia e gol, il terzetto italiano a Toronto potrebbe creare una ossatura molto molto interessante per la squadra di Bob Bradley.
E poi Gianluca Scamacca: doveva essere Juve, doveva essere Inter, doveva essere Psg. Alla fine è stato West Ham: 36 milioni più 6 di bonus e il 10 per cento sulla futura rivendita al Sassuolo che fa la cessione record della sua storia. Anche Scamacca il suo bel contratto lo ha firmato per 3 milioni a stagione più bonus. Lui all’estero era abituato: da ragazzo andò al Psv e poi al Pec Zwolle. Chiaro che ora Roberto Mancini lo guarderà ma da più lontano, saranno importantei la continuità e i gol con il West Ham per mantenere la maglia azzurra.
Scamacca ci fa entrare nella fascia di età (classe 1999) che un po’ di allarme sul nostro movimento lo getta. Già, perché oltre lui sono partiti due Under 21, vale a dire il difensore Mattia Viti dell’Empoli al Nizza per 15 milioni e l’attaccante Lorenzo Lucca, che aveva quasi firmato con il Bologna e in extremis ha accettato la corte dei Lancieri che lo hanno preso in prestito per un anno con una opzione di acquisto.
Ora c’è Cesare Casadei in rampa di lancio con la Premier che pressa. Parliamo del Chelsea, che ha offerto 8 milioni: pochi per l’Inter, che a 15 potrebbe cominciare anche a pensarci su. Il fatto è che non ci si deve meravigliare se da Londra dovesse partire l’offertona: il Chelsea Casadei lo ha studiato attentamente e lo vuole fortemente. A 19 anni il centrocampista dell’Iner e dell’Under 19 può fare il grande salto. Dovesse essere, un altro ragazzo italiano che va. Magari per salvare un big di turno con la valigia e sistemare un pezzo di bilancio. La domanda è lecita: è giusto?
Giorgio Alesse
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